E così è passata anche la manovra fiscale. Il 16 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge, proposto da Giorgetti, relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024. Il testo ricomprende anche una parte del bilancio pluriennale 2024-2026 e un aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB).
Formalmente sono state rispettate tutte le norme europee, ma non si è potuta tralasciare l’attuale spinta dell’inflazione causata dall’aumento dei costi energetici, dal conflitto russo-ucraino e dalla nuova crisi in Medio Oriente. Sarà per questo che le misure contenute nel provvedimento mirano alla riduzione della pressione fiscale, (specie a sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati), al rinnovo dei contratti della P.A. e alle misure in favore delle famiglie numerose (vedi alla voce sostegno alla natalità).
Risulta confermato il taglio del cuneo fiscale-contributivo: circa dieci miliardi sono destinati al suo rinnovo nel 2024, nella misura del 7% per i redditi fino a 25 mila euro e del 6% per i redditi fino a 35 mila euro.
Altri cinque miliardi vanno al rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, ai quali si aggiungono circa 2,5 miliardi destinati al personale medico sanitario.
Ma il comparto Sanità si aggiudica pure un ulteriore stanziamento di 3 miliardi per l’anno 2024, cui si sommeranno poi le risorse PNRR, i 300 milioni riconosciuti alla Regione Sicilia, e altri 4,2 miliardi a partire dal 2026. Tra le misure previste emerge un‘indennità specifica per medici e altro personale sanitario che saranno impegnati nella riduzione dei tempi delle liste di attesa.
Per il potenziamento dell’assistenza territoriale, riferendosi anche a nuove assunzioni di personale sanitario, si stanziano risorse pari a 250 milioni di euro per l’anno 2025 e altri 350 milioni di euro (ma solo dal 2026).
Per i residenti stranieri che siano cittadini di Paesi extra-UE si prevede la possibilità di iscrizione autonoma negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del SSN dietro versamento soggettivo di 2.000 euro annui. L’importo è ridotto per gli stranieri con permesso di soggiorno per motivi di studio, o per quelli collocati alla pari.
Per sostenere le famiglie numerose e per alzare il tasso di natalità sono riservate risorse per 1 miliardo di euro. Si conferma la carta “dedicata a te” nella misura di 600 milioni di euro per il 2024.
Si integra lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro per il 2024. Si dedicano 200 milioni di euro per il rifinanziamento del contributo straordinario per il caro energia e il bonus sociale elettricità, almeno per le fasce più deboli della popolazione nel primo trimestre dell’anno prossimo (trimestre nel quale i consumi di energia sono più rilevanti). Si aggiunge un altro mese di congedo parentale, retribuito al 60%, per i genitori con figli fino ai 6 anni.
Circa il bonus asili nido si aumenta il relativo fondo di oltre 150 milioni di euro. Anche le scuole dell’infanzia paritarie ricevono un incremento, per l’anno 2023, del contributo statale previsto dalla legge di bilancio 2022.
Il Fondo nazionale delle politiche sociali registra a sua volta un incremento di 10 milioni di euro per l’anno 2023 nella sua dotazione di base.
Novità per le società partecipate: il canone Rai cala da 90 a 70 euro all’anno, e a questa riduzione lo Stato sopperirà con un’integrazione delle spese relative agli investimenti; alle Ferrovie si dedica un’anticipazione di cassa per coprire i fabbisogni dell’anno corrente 2023 per gli investimenti di RFI, sia per le nuove opere che per la manutenzione straordinaria.
Restando in materia di trasporto pubblico, si incrementa di 500 milioni di euro per il 2023 la dotazione del Fondo destinato all’erogazione del contributo straordinario riconosciuto agli enti locali per la continuità dei servizi erogati; parimenti, si incrementa di 35 milioni di euro, sempre per il 2023, il fondo per il buono sull’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e anche nazionale.
Circa le infrastrutture, la manovra assicura le risorse necessarie per avviare i lavori di costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e diversi investimenti a vantaggio delle Regioni (50 milioni), degli enti territoriali (per la progettazione: 100 milioni) e delle amministrazioni centrali (circa 27 miliardi dal 2024 al 2038).
Dal canto suo, l’imprenditoria privata sarà lieta di apprendere che è stata rinviata al 1° luglio 2024 l’entrata in vigore della plastic e sugar tax. Inoltre, per sostenere gli investimenti privati sarà previsto un credito d’imposta per l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive da realizzarsi nel Mezzogiorno.
Sulla scia della non elevata propensione alla tutela ambientale, si approva anche una generica riduzione delle accise sui prodotti energetici.
La transizione ecologica sembra sostenersi solo nel settore degli investimenti e delle garanzie pubbliche: è stato infatti approvato il piano che riforma la gestione delle garanzie pubbliche, per indirizzarle verso investimenti (anche sociali) con un alto valore aggiunto nelle infrastrutture strategiche per la transizione tecnologica, verde e digitale delle imprese.
Stanziati anche investimenti produttivi per micro, piccole e medie imprese: con la Nuova Sabatini si autorizza la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2023 al fine di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi (acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature) in queste imprese, che sono l’assoluta maggioranza nel nostro Paese.
E per la tanto contestata edilizia universitaria? Si istituisce un fondo, incardinato nello stato di previsione del MIUR, finalizzato a sostenere gli studenti della formazione superiore e a incrementare la disponibilità di alloggi e posti letto per gli studenti fuori sede. Si prevede, a tal proposito, l’acquisizione del diritto di proprietà o, comunque, l’instaurazione di un rapporto di locazione, o altra forma di godimento a lungo termine, o il rinnovo a lungo termine di contratti di locazione già in essere da parte di soggetti pubblici e privati in relazione ad immobili adibiti a residenze universitarie.
Capitolo pensioni: per l’APE si prevede l’innalzamento a 36 anni del requisito contributivo per gli uomini, e requisiti diversi per le donne (che potranno andare in pensione un anno prima); confermata la Quota 104 con alcune specifiche che tengono conto della necessità di valorizzare chi, invece, a lavoro ci vuole restare.
E per quelli che sono ancora ben lontani dalla pensione? Sul tema lavoro risulta confermata la detassazione dei premi di produttività al 5% e dei fringe benefit fino a 2 mila euro per i lavoratori con figli a carico, e fino a 1.000 euro per tutti gli altri (i benefici potranno essere riconosciuti anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa). La novità della decontribuzione si focalizza sulle donne lavoratrici: si prevede infatti che la quota dello sgravio sarà pari all’intera quota dei contributi a carico delle lavoratrici stesse, per un anno (se hanno due figli, fino all’età di 10 anni del più piccolo) e permanente (per quelle che hanno 3 figli, fino ai 18 anni del più piccolo).
Non dimentichiamo poi il settore Difesa: la manovra incrementa l’autorizzazione di spesa prevista per “garantire un qualificato livello della presenza italiana nei programmi aeronautici di elevato contenuto tecnologico, connessi alle esigenze della difesa aerea nazionale e realizzati nel contesto US, al fine di accelerare la realizzazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento destinati alla difesa nazionale” – si legge nel documento.
Sullo scottante tema dell’immigrazione e della sicurezza, nonché per la prosecuzione delle attività emergenziali connesse alla crisi ucraina, si istituisce nello stato di previsione del Ministero dell’interno un fondo destinato al finanziamento delle misure urgenti connesse all’accoglienza dei migranti, anche a sostegno dei comuni interessati e in favore dei minori non accompagnanti.
Si ridetermina per il 2023 e si rifinanzia per il 2024 l’autorizzazione di spesa per gli addetti agli Sportelli Unici Immigrazione. Si prevede in favore dei comuni confinanti con altri Paesi europei e dei comuni costieri, interessati dai flussi migratori, un contributo straordinario per il 2023. Si incrementano le risorse finanziarie destinate ad assicurare la funzionalità della rete dei CPR. Si dispone un’autorizzazione di spesa per l’anno 2023 per il proseguimento delle attività di soccorso e assistenza, nel territorio nazionale, alla popolazione ucraina.
Dulcis in fundo, per gli atleti e per gli sportivi da divano: al CONI è dedicato un incremento di 13 milioni di euro per l’anno corrente, per le attività connesse alla preparazione olimpica e per il supporto della delegazione italiana per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Non ci resta che vincere.