“Per noi il faro è la progressività fiscale e la redistribuzione. A partire dalla riforma del catasto in senso più rigoroso. A partire dal fatto che non possiamo negare che siamo in un Paese dove c’è una delle tassazioni sulle successioni più iniqua e più bassa”.
No dai, è uno scherzo, abbiamo pensato quando abbiamo visto e ascoltato la Schlein intervistata In occasione della prima giornata del Festival dell’Economia di Trento, dal direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini.
Al di là di una interlocuzione incerta e titubante, tipica dell’alunno impreparato che si arrabatta alla interrogazione di letteratura italiana rispondendo ad una domanda sul Tasso con uno sproloquio su quello che vive nei boschi e si nutre di ghiande, la segretaria Dem ha sparato un paio di bordate che a confronto i missili terra-aria che stanno lanciando in Ucraina sono petardi da festeggiamento dello scudetto del Napoli.
In buona sostanza, a proposito di riforma del sistema della tassazione, secondo la Schlein bisognerebbe aumentare le aliquote sulla casa e sulle successioni, il tutto condito da una serie di luoghi comuni, come “progressività” e “ridistribuzione” che significano tutto e il contrario di tutto spalmato con il niente.
E così secondo la cara Elly ben presto in Italia dovrebbe essere proibito abitare e soprattutto morire.
Non osiamo pensare a quali riti apotropaici di lunga vita staranno per essere adottati nelle case dove vivono persone anziane; una cosa è certa che dalla Coldiretti giungono segnali di improvviso consumo di agli e peperoncini.
Dove invece si è rischiato di morire è dalle parti del Nazareno dove una intera classe dirigente, quella del PD, ha dovuto fare ricorso ai defibrillatori installati qua e là.
Ma mi domando e dico, al di là delle valutazioni sul contenuto dello Schlein-pensiero, una cosa del genere la vai a dire alla vigilia dei ballottaggi?
Vuoi perdere 7 a 0 ?
E poi la questione del sistema della tassazione è delicata e soprattutto va ridotto l’intero peso fiscale che grava sui cittadini, che è tra i più alti d’Europa se non del mondo. E quindi il ragionamento della Schlein, secondo il quale se dobbiamo ridurre da una parte è necessario aumentare dall’altra, non regge.
Le soluzioni proposte dalla leader del Pd hanno il vago sapore draconiano, delle cose tagliate con l’accetta come il taglio dei parlamentari, di vago sapore grillino, insomma di cose fatte a c…oso di cane.
Andiamo bene.
Buona la prima, vai con la seconda.
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Massimo Carugno
Vice Direttore. Nato nel 1956, studi classici e poi laurea in giurisprudenza, oggi è avvocato nella sua città, patria di Ovidio e Capograssi: Sulmona. Da bambino, al seguito del padre ingegnere, ha vissuto, dall’età di 6 sino ai 12 anni, in Africa, tra Senegal, Congo, Ruanda, Burundi, rimanendo anche coinvolto nelle drammatiche vicende della rivolta del Kivu del 1967. Da pochissimi anni ha iniziato a cimentarsi nell’arte della letteratura ed ha già pubblicato due romanzi: “La Foglia d’autunno” e “L’ombra dell’ultimo manto”. È anche opinionista del Riformista, di Mondoperaio e del Nuovo giornale nazionale. Impegnato in politica è attualmente membro del movimento Socialista Liberale.
2 commenti
Un articolo che fa scoprire in maniera chiara la pochezza del nuovo segretario PD, per non creare danni irreparabile la dirigenza del partito la faccia dimettere altrimenti saranno guai seri, i compagni accompagnino alla porta questa signora.
Ironico ed efficace. Ottimo!
Paolo Dagli Orti