di Giovanni Franco Orlando.
Il movimento di solidarietà con il popolo saharawi ha promosso anche quest’anno un’importante iniziativa dedicata alla solidarietà europea con il popolo saharawi, da 50 anni in esilio per il diritto all’autodeterminazione del Sahara Occidentale.
La “Seconda Giornata Europea di Amicizia con il Popolo Saharawi” si è tenuta a Bologna pochi giorni fa, giovedì 6 luglio 2023, nella magnifica cornice della Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, sede del Comune di Bologna
Sono intervenuti numerosi esponenti della Regione Emilia-Romagna (dalla Presidente dell’Assemblea Legislativa Emma Petitti, all’Assessora alla Cooperazione internazionale Barbara Lori e all’Assessore ai Rapporti con l’UE Paolo Calvano), diversi rappresentanti di Comuni italiani ed europei, dell’ANCI, dell’AICCRE, dell’Università di Bologna.
Presenti anche il Coordinatore europeo del Fronte Polisario, Omar Mansur, la Rappresentante del Fronte Polisario in Svezia e Norvegia, Senia Bachir Abderrahmandi e la Rappresentante in Italia del Fronte Polisario in Italia, Fatima Mafhud, promotrice principale dell’evento.
Contributi video, tra gli altri, del Presidente dell’Intergruppo Parlamentare di Amicizia con il Popolo Saharawi, Sen. Stefano Vaccari e rappresentanti di diverse associazioni di volontari ed enti.
Già lo scorso anno a Firenze la rete di solidarietà per il popolo saharawi accolse nella prestigiosa Sala dei Cinquecento numerose delegazioni di enti locali italiani ed europei per conoscersi, scambiare esperienze, rinnovare i patti di amicizia e gemellaggi già in essere con istituzioni saharawi e per siglarne di nuovi.
Ad oggi sono attivi centinaia di atti formali siglati, di cui 312 in Italia dove nel 2024 si celebreranno i 40 anni dal primo gemellaggio (sottoscritto nel 1984 dal Comune di Sesto Fiorentino) e che vede, in Emilia-Romagna, i Comuni di Campogalliano e di Novi di Modena tra i gemellaggi più “antichi” (siglati nel 1996).
Obiettivo pienamente raggiunto dell’iniziativa era quello di tenere viva l’attenzione sulla questione del diritto all’autodeterminazione del Sahara Occidentale, quale ultimo territorio africano ancora in via di decolonizzazione europea, attualmente in stato di guerra e sottostante l’occupazione del Marocco sebbene deplorata dall’ONU.
Nell’ambito dell’iniziativa è stata avanzata la proposta di attivarsi a tutti i livelli, a partire dal Governo italiano fino all’ONU, per sollecitare l’istituzione di una “Giornata dei Patti di Amicizia e Gemellaggi fra i popoli” sottolineando l’importanza di questo strumento per il dialogo, la fratellanza e la vicinanza tra i popoli attraverso le attività culturali, educative, sportive e di solidarietà.
E’ importante, anche alla luce di quanto è venuto a galla nel cosiddetto “Qatargate” e le tangenti pagate in Unione europea (che coinvolgono pesantemente anche il Regno del Marocco e i suoi interessi ad ostacolare il sacrosanto diritto all’autodeterminazione del popolo saharawi) appoggiare con tutti i mezzi a disposizione una soluzione positiva e pacifica della vicenda di questo popolo senza patria che non chiede altro che vedere riconosciuti i propri diritti.