Non sono stati 4 gatti. Non cadrò nella trappola, ma non ne subisco neanche la tentazione, di avventurarmi in confronti, gare, hit-parade di sorta, che bolse provocazioni cercano di indurre alla sfida.Eravamo noi. L’evento era stato programmato per raccogliere in una sala quella che sarà la classe dirigente di un movimento appena nato ma già con i suoi successi da mettere in bacheca. Non si trattava, né volevamo, “sfidare la piazza”, fare prove di forza, alle quali tra l’altro il mondo socialista è da tempo disabituato, ma era necessario raccoglierci per ragionare su alcune domande strategiche che era il momento di porci: chi siamo, cosa vogliamo, dove andiamo, quando partiamo.
E sotto questo profilo è stato un successo, al lordo e comprese le immancabili dispute, che se i socialisti, almeno per un momento, non trovano lo spunto per mandarsi affanculo non sono socialisti.
Il riformismo, molto ricercato nel vocabolario della lingua italiana, è scomparso dal dizionario politico. Tutti ne parlano ma nessuno sa cosa sia. Su questo siamo stati tutti d’accordo.
Così come siamo stati tutti d’accordo che è giunto il momento di riappropriarcene e dargli la giusta e corretta cittadinanza.
A casa sua, nella casa della tradizione socialdemocratica, tra i moderati, lontano dagli estremismi, pronta a dialogare con forze di ispirazione liberale, con esponenti del movimento libertario e riformatore, con parti della società politica laiche e vicine al riformismo.
Né è possibile tradire i nostri principi fondamentali che sono quelli della pace, dell’equità, della fratellanza, del garantismo e tantomeno è possibile pensare di avviare un viaggio con chi pensa che la giustizia sia uno strumento per esercitare il confronto politico e il populismo dalle facili promesse sia il linguaggio per accostarsi alla gente, con chi spara quotidianamente cazzate e più che parlare a vanvera, pensa a vanvera.
E così su questi temi una nuova comunità, composta da ex militanti ma anche diverse persone che non si erano mai iscritte ad alcun partito e che sulle nostre cose hanno trovato nuovi stimoli e nuovi entusiasmi e soprattutto hanno scoperto di identificarsi, si è ritrovata a Montegrotto dove si sono alternate sul podio, ognuna per dire la sua con slancio e passione, numerose compagne e compagni dinanzi a una platea nutrita, attenta e riflessiva.
Ma soprattutto, lasciatemelo dire, si è ritrovato il senso del gruppo, coeso, caldo, cordiale, nel quale è stato bello ritrovarsi a far caciara a cena e fino a tardi dopo cena, in un clima di cordialità nel quale bassezze, personalismi, colpi gobbi, tradimenti, maldicenze non hanno trovato cittadinanza restando un vago e ormai lontano ricordo del passato.
Sì, la cosa più importante è stata proprio questa, la gioia di incontrarsi e lasciarsi con la voglia di rivedersi perché nulla è possibile per una comunità, financo se politica, se non c’è coesione tra le anime che la compongono e unità negli intenti che la ispirano.
Perché l’obiettivo è difficile e la mission è complicata e come ho già detto, ma mi piace ripetere, non si tratta di gettare il cuore oltre l’ostacolo ma di lanciare la mente oltre il futuro.
L’elenco delle compagne e dei compagni intervenuti al dibattito e le foto dell’evento
SALUTI DI RICCARDO MORTANDELLO
APERTURA DI ORESTE PASTORELLI
1.- CATERINA CAZZATO
2.- FRANCESCO RUVINETTI
3.- GRAZIANO LUPPICHINI
4.- ROBERTO SAJEVA
5.- BOBO CRAXI
6.- MARCO ANDREINI
7.- MAURO DEL BUE
8.- MASSIMO CARUGNO
9.- GIOVANNI F. ORLANDO
10.- OTTAVIO PASQUOTTI
11.- SIBILLA DRISALDI
12.- ENRICO PEDRELLI
13.- PAOLO TROVATO
14.- GIOVANNI CREMA
15.- ANGELO ZUBBANI
16.- RITA CINTI LUCIANI
17.- MASSIMO SERI
18.- REGINA D’ERAMO
19.- RICCARDO NENCINI
20.- FRANCESCA DALL’AGLIO
21.- IVO COSTAMAGNA
22.- ANDREA FRIZZERA
RELAZIONE DI CHIUSURA E SINTESI DI ORESTE PASTORELLI
LE FOTO DELL’EVENTO.
2 commenti
Ok. Ok. Ok❤️❤️❤️❤️
Molto lieto di vedere tra gli intervenuti, il sindaco socialista di Fano, Massimo Seri… complimenti a tutti voi, grazie e Avanti così. Alessandro Bravi S. A. V. Pesaro – Urbino