Le conclusioni della Direzione del Psi meritano un commento. E soprattutto merita sottolineare la psicologia di questo gruppo dirigente. Avete presente il film di Totò, quando prendeva quegli schiaffi e rideva? Quando si perde bisogna dire che é andata bene. E ridere. Ecco, a questo siamo. Le recenti elezioni comunali hanno purtroppo fatto registrare l’ennesima débacle dei candidati socialisti. Nelle città capoluogo di provincia non é stata presentata una sola lista di partito. E anche nelle liste di aggregazione o civiche é molto rara l’elezione di qualche socialista. Solo due di loro risultano eletti: uno a Treviso, che peraltro appartiene alla nostra associazione, e uno a Imperia, nelle liste del Pd. Orbene. La Direzione del Psi saluta l’evento come un successo. E vanta l’elezione di decine di socialisti in qualche comunello. Sembra il pugile che dopo averle prese di santa ragione esulta all’improbabile vittoria. Non é cosa nuova. Alle elezioni politiche riusciamo nella non facile impresa di non eleggere neanche il segretario a causa di una intesa fatta di inchini e senza condizioni col Pd.
Ti sembra non sia il caso di denunciare la sconfitta e di cambiare gruppo dirigente e linea politica convocando un congresso? No. Tutto come prima. Stessa linea (fondata su una misteriosa socialdemocratizzazione del Pd, cioè una proposta che scommette su un altro partito), mentre si prospetta la presentazione del simbolo ovunque. Poi passano i mesi, il partito si divide in due, nessuno che tenti una mediazione e si convocano improbabili stati generali del socialismo. Stati molto parziali, perché i dissidenti non vengono neppure convocati e di nuovi non appare nessuno all’orizzonte.
Infine si approva un documento in cui si prospetta la presentazione del simbolo, non del Psi, ma del socialismo continentale alle elezioni europee del prossimo anno. Cioè del Pd. Quando non si vuol dire che si intende entrare nella lista del Pd si cambia termine e la lista del Pd diventa “quella del socialismo europeo”. E’ successo anche alle politiche del settembre scorso. Quelli che come il sottoscritto avevano da tempo proposto un’altra soluzione, ovvero l’adesione a un polo liberalsocialista, o il Terzo polo o Più Europa, con la quale, in barba al socialismo europeo, lo stesso gruppo dirigente aveva composto la lista alle trascorse elezioni europee, viene punito per le sue ragioni da chi ha avuto torto. Riccardo Nencini é stato eliminato senza motivi, perfino nel suo collegio, i giovani della Fgsi emarginati.
Le due vice segretarie non fanno più parte degli organi. Pulizia e ordine, santo Iddio. Chi aveva ragione é stato sconfitto e chi é stato sconfitto continua a collezionare disastri dichiarandoli vittorie. Come scrisse il filosofo e aforista rumeno En Cioran: “Una sola cosa conta: imparare ad essere perdenti”. Si tratta di una virtù estranea al gruppo che continua a reggere le sorti di un povero partito chiamato Psi.
3 commenti
Scusa compagno Del Bue, ma il Congresso è stato appena fatto e concluso all’unanimità.
Tu proponi di uscire dal Socialismo Europeo per andare in un gruppo neo-liberista.
Tieni conto che il Consiglio Nazionale, composto dal nostro gruppo dirigente nei territori, ha detto e votato di continuare sulle decisioni del Congresso.
Per me è grave che si partecipi alle riunioni per indicare ai compagni di passare al cosiddetto terzo polo che fa l’occhiolino al governo di centrodestra invece di combatterlo.
Sta succedendo anche sulla esclusione dei ruolo della Corte dei Conti per i controlli in corso d’opera.
Gli Stati Generali Socialisti sono una occasione importante e non si presentano come Stati parziali ironicamente.
A mio modesto vedere, le sorti elettorali dell’attuale PSI, riferite alle urne del 25 settembre e alle recenti amministrative, hanno cause più lontane nel tempo, e una duplice natura, di cui la prima individuabile nel sostanziale appiattimento sulle posizioni politiche del PD, quasi fosse un tutt’uno, tanto da rendere non più distinguibile la specificità socialista (questa almeno è stata la mia impressione).
La seconda ma non secondaria ragione, a me pare rinvenibile nell’aver immesso nel proprio elettorato l’idea che i socialisti devono comunque votare a sinistra, partecipando altresì a far passare la tesi secondo cui la destra rappresenta in ogni caso un pericolo, e a questo punto il PD può aver ritenuto di poter ottenere comunque i voti dei socialisti collocati a sinistra, anche in assenza di loro candidati.
Paolo Bolognesi 06.06.2023
Bè…Che dire…
Io nel mio piccolo ne so qualcosa…
Tu non c’eri ad un congresso provinciale convocato a luglio del 2019…
Senza numero legale di partecipanti…
E senza avere nessuna risposta in merito delle mie richieste alla ex segretaria e segreteria…
Fui aggredito verbalmente da colui che è adesso diventato segretario…E che mai si era visto prima…
Solo perché avevo espresso che il partito doveva smettere di essere un partito prostituta del PD…
E di altri…
E proporre liste proprie con proprie idee e proposte ben chiare…
Come da sempre nel DNA dei socialisti…
Chiaramente nell’alveo del centro sinistra…
Anche se ormai questi termini li trovo desueti…
Specie se parliamo di amministrative…
Come ben sai fui escluso dal direttivo senza avere avuta una convocazione preliminare dello stesso…E con una votazione fatta a 5 minuti dalla fine del congresso in fretta e furia…
Parecchie persone non sapevano della mia esclusione e gli fu fatto credere che fossi io a non volere più partecipare…
Mai convocato seppur tesserato…
Non parliamo poi del segretario regionale…
Quindi che dire…
Abbiamo degli strani compagni…
Ormai ridotti a riunioni e beghe di condominio più che di un vero e glorioso partito…
E, terzo polo a parte di cui non condivido chi li guida…,Hai ragione…
Il PSI ormai è un’ameba e con una classe dirigente mediocre e solo meridionale…
Senza nessuna offesa ci mancherebbe…
Si criticava Nencini etc…
E me ne dolgo di essere stato coinvolto e costretto a mozioni molto critiche…
Ma a confronto era un gigante rispetto al presente…
Peccato davvero perché il socialismo italiano meriterebbe una rappresentazione ben diversa…
Che non si vede nemmeno nel PD…