Dunque il bellicoso esponente di Fratelli d’Italia è stato autore di un originale sillogismo, nel suo intervento di ieri alla Camera. Poiché avrebbe le prove (e che prove sarebbero mai, trattasi di una logica deduzione) che la contestazione del cosiddetto 41bis, ovvero del carcere speciale, troverebbe consenzienti anche i mafiosi, allora gli esponenti del Pd, che sono andati in carcere per accertarsi delle condizioni di salute di Cospito, sarebbero addirittura complici. Vorrei sommessamente ricordare al debordante deputato meloniano che è diritto di ogni parlamentare far visita ai detenuti. E secondo me è anche loro dovere accertarsi delle condizionin in cui vivono e del loro stato di salute. Io stesso, nel 1993, mi recai a Rebibbia per far visita al brigatista rosso Prospero Gallinari. Lo feci alla luce di un esplicito desiderio espressomi dall’ex presidente della Repubica Francesco Cossiga che incrociai durante la presentazione del libro di Cervetti “L’oro di Mosca”. Cossiga in quel momento era decisamente favorevole a chiudere definitivamente gli anni di piombo anche con una legge di amnistia. Io non ne ero per nulla convinto, ma decisi di recarmi ugualmente a far visita a Gallinari, allora sofferente di una grave malattia cardiaca e che qualche medico aveva diagnosticato in fin di vita. Conoscevo Gallinari, detto Gallina, e Franceschini, reggiani come me, dai tempi del movimento studentesco. Ricordo di esserne stato cacciato in malo modo perché sostenevo tesi riformiste. Loro erano rivoluzionari e leninisti. Vennero espulsi anche dalla Fgci per avere tentato di invadere, con altri, una base americana posta sull’Adriatico. Poi fondarono, con Pelli, Paroli, Bonisolli, Azzolini e Ognibene (taccio di altri, poi ripuliti e rivestiti che hanno fatto carriera a Reggio) il gruppo cosiddetto dell’Appartamento e poi Sinistra prolettaria e di qui le Bierre. Gallinari si era poi macchiato di ben otto omicidi. Era ovviamente lontanissimo da me per convinzione politica e per comportamento. Con lui e i suoi compagni, da ragazzo, avevo ingaggiato una durissima battaglia proprio sul tema della violenza. Tuttavia sono sempre stato contrario alla pena di morte e avvertivo il dovere morale e civico di accertarmi di persona delle sue condizioni di salute. Ci incontrammo parlando brevemente della nostra città e anche di calcio. Non di politica. Solo lui mi accennò alle posizioni di Cossiga che ovviamente apprezzava. A vista non mi sembrava in condizioni di salute preoccupanti anche se un suo amico detenuto (anche lui per terrorismo) mi mormorò all’orecchio: “Fate presto a toglierlo di qua perché sta morendo”. Gallinari uscirà dal carcere, per sospensione della pena dovuta a gravissime condizioni di salute, nel 1996 e morirà a casa sua nel 2013 a 62 anni. Paradossalmente lo invitavano, assieme a Renato Curcio, alla presentazione di libri, proprio mentre un”assurda tempesta giustizialista e discriminatoria investiva noi socialisti. Ci avevano tolto il partito e anche la parola. Anche i terroristi vantavano più diritti di noi, allora. Gallinari non parlerà mai della mia visita in carcere.
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On. Donzelli anch’io sono stato in carcere

Direttore. Nasce a Reggio Emilia nel 1951, laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Bologna nel 1980, dal 1975 al 1993 é consigliere comunale di Reggio, nel 1977 é segretario provinciale del Psi, nel febbraio del 1987 è vice sindaco con le deleghe alla cultura e allo sport, e nel giugno dello stesso anno viene eletto deputato. Confermato con le elezioni del 1992, dal 1994 si dedica ad un’intensa attività editoriale (alla fine saranno una ventina i libri scritti). Nel 2005 viene nominato sottosegretario alle Infrastrutture per il Nuovo Psi nel governo Berlusconi. Nel 2006 viene rieletto deputato nel Nuovo PSI. Nel 2007 aderisce alla Costituente socialista nel centro-sinistra. Nel 2009 é assessore allo sport e poi all’ambiente nel comune di Reggio. Dal 2013 al 2022 dirige l’Avanti online.
3 commenti
I tuoi scritti , sono ricordi che appassionano adulti e giovani ! Antonio Caroli
È molto grave che la Meloni non si esprima…
E neppure altre istituzioni come il presidente del senato e della camera.
Non parliamo poi del tiepido intervento del ministro della giustizia Nordio…
Una brutta pagina davvero…
Ma come al solito agli italiani addormentati…
Per vari motivi…
Sembra che su questi temi siano distanti.
Di positivo c’è che almeno in questo caso l’opposizione si sta dimostrando compatta.
Perfettamente d’acclordo