Di Paolo Cristoni
Venerdì 14 luglio i sindacati regionali, il, Cisl e Cgil hanno organizzato davanti alla Prefettura, di Modena con al centro la forte protesta contro il lassismo del contro il mancato rispetto della applicazione di leggi, regolamwbti e accordi contrattuali sulla sicurezza nei cantieri I dati sono drammatici, anche solo a livello regionale:due morti ogni tre mesi, infortuni a centinaia, anche gravi e invalidanti. Un problema nazionale, ma determinante in una regione di altro potenziale produttivo con un tessuto artigianale e piccole imprese diffuso e non sempre attrezzato per la difesa del lavoro e del lavoratore. Ne è segnale fondamentale la difesa partita a favore della difesa dal caldo soffocante di questo periodo che ha creato eventi tragici
A noi Socialisti interessa capire come si possa appoggiare la sacrosanta azione del sindacato. Un primo elemento che viene a mente è il controllo degli accordi scritti con regolarità e prima degli eventi negativi. I tecnici della sicurezza, gli uffici pubblici preposti sono insufficienti, ma la salute del lavoratore vale essere tutelata anche con una azione permanente del Sindacato. Infine c’è un tema in Regione dove piccole e piccolissime aziende specie del settore edile sono prive o scarsamente dotate dei supporti tecnici di difesa del lavoro. È chiaro che gli impreditori hanno responsabilità, ma spesso gli imprenditori sono essi stessi lavoratori che subiscono incidenti. È di oggi la notizia della morte accidentale , la caduta dal soffitto della propria casa di un imprenditore di Campogalliano (Mo) su questo tema non vale quindi la sola corsa alla ricerca della responsabilità, ma riannodare i fili delle responsabilità scritte e far si che vengano applicate . Vale per Ministero e Stato, vale per il Sindacato e per le Associazioni di Imprenditori.
C’è un aspetto che vale la pena non dimenticare.
Il Sindacato ha ventilato la possibilità di : rendere attivo il reato di omicidio sul lavoro. Richiesta pesante che per la nostra sensibilità-l’uomo è la sua tutela fisica e morale-potrebbe essere discussa e messa sul tappeto nonostante la giustizia non sia risolvete i conflitti
Applicare gli accordi sottoscritti e far pagare in modo giusto chi elide sarebbe un bel passo.
In provincia di Modena sono 12903 i lavoratori e le lavoratrici che hanno subito infortuni. Il sistema aziendale è complesso e lo stato non è all’altezza dei compiti. Ma non è sostenibile l’idea che la sicurezza sia messa in bilico e la cui un’applicazione significherà morte o gravi infortuni. Per i Socialisti la richiesta dei sindacati non solo è giusta:sarà nostra cura far sapere ai vari livelli la nostra voce ad ogni altro interlocutore attento la necessità di muoversi prima che avvenga una nuova tragedia. Non si può morire di lavoro.
Un grande ha lasciato detto:il denaro può comprare la, buccia di molte cose, ma non il seme.
Il seme è l’uomo e questa società non può permettersi di guardare solo chi accumula a discapito di chi suda il proprio pane.