Di Gennaro de Blasio
Amaro risveglio quello di domenica 16 aprile per gli abitanti di Marmorta, frazione di Molinella (Bo), che si sono visti spuntata un’antenna di ripetizione telefonica in pieno centro abitato.
Abbiamo incontrato Gianluca Dolcetti, portavoce del malcontento e delle proteste dei cittadini.
Dunque Dolcetti ci spieghi cosa succede.
Succede che qui a Marmorta di notte si piantano le antenne e all’alba spuntano su col fusto di 30 metri, deve esser colpa dell’effetto serra. Scherzi a parte, la situazione qui sta diventando davvero difficile, i miei concittadini sono preoccupati per la loro salute, io che vivo qui tutti i giorni sento una tensione crescente.
Colpa dell’antenna?
Guardi, questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso di antenne così, ce ne sono già due in un raggio di nemmeno un chilometro.
Quest’area rischia di diventare un microonde.
A causa del campo elettromagnetico che verrebbe a formarsi?
Sia chiaro, nessuno di noi è un complottista e tantomeno crede a tutte quelle bufale che girano sul 5G ma come comunità meritiamo rispetto. La politica avrebbe dovuto informare i cittadini e rassicurarli su quello che stava accadendo. Quando ho chiamato, il Comune mi ha risposto che loro erano a posto perché avevano affisso all’albo pretorio e nei tempi stabiliti la comunicazione. Ecco, a parte che è un sistema di comunicazione, esclusivamente passivo, vorrei vedere chi va ogni giorno a controllare il sito del Comune.
Cosa intendete fare?
Innanzitutto ci siamo costituiti come comitato cittadino che si chiamerà “Marmorta non sopporta!”; di là dall’ironia, insieme con Roberto Cappellari, Sara Cavazza e Ivan Garotti che mi hanno eletto presidente, abbiamo intenzione di porci come obiettivo la tutela dell’ambiente di questa frazione, non siamo cittadini di serie C solo perché siamo a qualche km dal centro, siamo una comunità molto solida e molto orgogliosa.
Quali saranno le prossime mosse del comitato?
Ho già, in qualità di presidente del comitato, chiesto all’ Arpa la certificazione dell’ antenna installata, che farò a mia volta controperiziare da un tecnico. Poi convocheremo un’ assemblea cittadinain cui discuteremo i risultati della relazione. Ripeto, è una cosa che doveva essere fatta a monte, non adesso che l’ antenna svetta a neanche 100 metri da una scuola.
Il decreto Gasparri del 2002 ha concesso maggiori libertà in materia di posizionamento di ripetitori per la telefonia mobile in quanto sono da considerarsi impianti di pubblica utilità.
Il Comune è vero non ha alcuna competenza, da un punto di vista giuridico, nella scelta del luogo d’installazione dei ripetitori telefonici ma la politica deve essere vicina al cittadino. La politica con la P maiuscola non deve ragionare solamente in termini giuridico-amministrativi, la Politica deve trovare soluzioni, non basta dire: “Questo non è di mia competenza”. Quest’antenna rappresenta un danno economico per le nostre abitazioni perché vedranno calare il loro valore sul mercato immobiliare, ma soprattutto, quali e quanti danni provocherà alla nostra salute? A quella dei nostri anziani? Ai nostri bambini?
Noi siamo qui e faremo la nostra battaglia lo dico tranquillamente, presenteremo i nostri esposti alle autorità competenti e chi vuole stare dalla nostra parte, sarà accolto benevolmente anzi, sarebbe ora che finalmente qualcuno delle istituzioni locali si facesse vivo dalle nostre parti, l’ultima volta che ne ho visto uno è stato in campagna elettorale.