Dopo decenni di fango è giunta l’ora della Millennials Revenge!
In questi giorni mi sono dedicata a mettere ordine tra tutti i contributi che mi avete fatto pervenire sulla problematica della violenza. Essendo un tema molto vasto, mi vedo costretta a suddividerlo in più articoli, partendo dalla violenza giovanile; il tema di cui avete principalmente dibattuto, inviandomi un gran numero di riflessioni e portando molteplici riferimenti a specifici fatti di cronaca.
Nel cercare sul web questi episodi, e nel tentativo di comprendere al meglio l’origine degli stessi, mi sono imbattuta con una frequenza inaspettata in commenti assai poco lusinghieri e in accuse violente, mosse dalla Generazione Z ai Millennials, ovvero la mia generazione. Da qui la decisione di rimandare di qualche giorno l’analisi della violenza.
Approfondendo la questione, ho letto studi, dati e analisi di esperti (di cui troverete i link in calce), arrivando alla conclusione di accantonarli, optando per la fonte diretta: le parole degli Zoomer, che ho ritenuto essere i migliori rappresentanti di loro stessi. Non credo sia necessario premettere che siamo tutti consapevoli che qualsivoglia generalizzazione tale rimane; d’altro canto non ho voluto sottrarmi e, cogliendo le provocazioni, risponderò a questi ragazzi in nome della generazione Y.
Nota a parte: se volete farvi un tuffo nell’universo Millennials cliccate sui link!
Quante cose che non sai di me
Caro Gen Z, è una Millennial che ti parla, e lo fa sapendo che non te ne fregherà nulla di quello che andrà a dire, e questa è la prima cosa che non sai di noi: non sarà un problema! Parlare e non essere ascoltati, comunicare con la consapevolezza che nessuno ritiene di potenziale valore le tue parole, è una cosa a cui siamo ampiamente abituati.
La generazione Y è infatti la generazione più vilipesa, offesa e sottovalutata, dati e statistiche dimostrano che per nessun gruppo anagrafico si siano mai registrati tanti articoli, inchieste, report e servizi atti a sottolineare ogni dettaglio della nostra incompetenza, inettitudine, demenza (qui) .
Vi delizio con alcune frasi estratte dal libro George Soros e la Open Society di Roberto Pecchioli – ricordatemi di prendere contatto, avrei da dirgli due cosette.
“…dipendenze (alcool, droghe, farmaci e psicofarmaci, sballo, apparati elettronici) decadenza fisica e fragilità […] Ancora più disastrosa è la condizione dei giovani maschi. Devirilizzati, educati prevalentemente da donne […] Abbondano i titoli accademici ma mancano i colti e i preparati. Molti frequentano l’università come un gregge addormentato senza capacità critica […] La maggioranza dei Millennials è debole, ipersensibile, manichea. Non è preparata al conflitto. Corre verso il fallimento a testa in giù…”
La seconda cosa che tu, Gen Z non sai è che noi Millennials odiamo fortemente queste divisioni in fasce d’età, che nascono dallo studio di due Boomers William Strauss e Neil Howe, che sono quelli che ce l’hanno gufata, buffo…. I Boomers sono i nostri genitori, li amiamo moltissimo perché sono fantastici. Noi invece siamo degli sfigati: è ricorrente quando sei il figlio di una divinità.
Dovete sapere che le divinità, di cui sua santità qui sopra, Roberto Pecchioli, è validissimo esempio, sono quelli che hanno cambiato il mondo. Noi poveri coglioni stiamo ancora cercando le parole per scusarci di tanta inutilità. Non hanno, dalla culla ad oggi, mai smesso di ricordarci quanto fighi siano stati; loro hanno rottamato i loro genitori (i nostri nonni, gli unici che ci capivano, quelli che hanno fatto la guerra e che gli hanno dato tutto perché non vivessero mai le loro sofferenze) con una sola parola: Matusa, hanno fatto il ’68 rivoluzionando la scuola per noi, hanno inventato la vera musica, l’amore libero, le minigonne, il divorzio e l’aborto.
Ecco, l’aborto. Quello, alla luce del misero risultato, potevate usarlo meglio… lo abbiamo sempre detto che Era meglio morire da piccoli però, dal momento che ci avete sfornato vi ringraziamo per la vostra rivoluzione scolastica, pero con il sei politico ci avete cosparso di ddt, fatto crollare palazzine e lasciato pinze nelle panze. Circa la musica niente da dire, ma ci piace anche la nostra che, ovviamente, per voi è spazzatura. Nel grunge, almeno, non è richiesto fare la groupie per esserne parte! Sul divorzio niente da dire, l’avete utilizzato al massimo del suo potenziale.
Hai capito Gen Z? GenZ… ci sei? Hey… parlo con te… Scusa, scusa, hai ragione, è colpa mia. Tendiamo a dimenticare che avete difficoltà nel mantenere l’attenzione più di 8 secondi. Non ti preoccupare, è colpa dei cartoni animati a episodi autoconclusivi, almeno non ti sei demoralizzato passando l’infanzia calciando un pallone e senza riuscire mai a farlo diventare ovale e spaccare il muro di casa. Come vedi eravamo destinati a essere dei perdenti; pensa che per salvare il salvabile Rai 3 mandò in onda una trasmissione apposita, i tuoi non aspettavano altro che la sera di Ultimo Minuto, per farti vedere altri coglioni come te:
Mamma: Guarda, guarda cosa succede… hai visto? Eh ma prima o poi…”
Millennial Bambino: Ma mamma, io non lecco il freezer quando lo apro…”
Mamma: Ah tu saresti capace di fare anche di peggio… Io alla tua età…
MB: ma mamma….
Mamma: NON SI RISPONDE!!! QUANTE VOLTE TE L’HO DETTO…
Mamma: Beh, cos’è quella faccia? Perché non parli e mi guardi?
MB: e….
Mamma: TI HO DETTO CHE NON SI RISPONDE! Ora basta, adesso le prendi!
Caro Gen Z non sai nemmeno che noi ti ammiriamo, e abbiamo molta fiducia nella tua generazione. Ti basterà una veloce ricerca sul web e leggerai da te quello che scriviamo. Potrai notare anche quanto siamo capaci di ascoltare, ci interessa il vostro benessere, tanto da aprire topic e blog.
Siamo stati i più bullizzati, per questo stiamo attenti che non ti succeda lo stesso. Fino ad ora ci siamo riusciti, sei il primo che non ha subito il bullismo generazionale. Vedi, siamo quello che siamo ma forse, per qualcosina dovresti anche ringraziarci. Sono davvero tante le cose che non sai di noi, te le diremo solo se ti interesseranno però dovrai venirci incontro… a noi piace parlare, se possibile guardandosi negli occhi, non chiederci di raccontarci con un meme.
Cosa ci devi riconoscere
Caro Gen Z, questo mondo non ti piace ed hai ragione, ti è stato consegnato malconcio e disperato ma vogliamo che tu sappia che almeno di questo la colpa non è nostra. Noi siamo i tuoi fratelli maggiori e, dove abbiamo potuto, vi abbiamo spianato la strada: ci siamo accorti che il Pianeta stava male e per primi abbiamo provato a dirlo ai nostri genitori. Non è stato facile perché ti ho dimostrato quanto ci abbiano mai ascoltato. Molti di noi sono stati trattati come handicappati, erano solo dislessici ma nessuno ha fatto lo sforzo di capire. È grazie a noi che a te non è successo.
Non eravamo accettati se avevamo qualcosa che non andava, se quando c’è qualcosa che ti fa sentire diverso non te ne vergogni e non lo nascondi è perché noi abbiamo urlato che andare dallo psicologo non era sinonimo di causa persa.
Attaccato al chiodo pantaloni a zampa, furgoncini volkswagen e simboli della pace, i nostri genitori hanno presto dimenticato l’amore libero e i motti hippy. Noi abbiamo avuto il coraggio di urlare al mondo la nostra sessualità, molti di noi sono stati umiliati, disconosciuti e cacciati di casa. Anche questo a te non succederà, si sono ormai abituati al fatto che “Siamo elettricità”.
Se c’è qualcuno che si preoccupa che tu non subisca traumi, se c’è qualcuno che si chiede cosa ti stia succedendo, cosa stai provando davanti ad una brutta situazione, come ad esempio l’isolamento subito durante il Covid è perché nessuno si è preoccupato di farsi queste domande quando abbiamo avuto paura di una valigia dimenticata sul treno, o quando a 16 anni guardavamo inermi, in diretta, quelle persone che incapaci di sostenere la temperatura, si buttavano una dietro l’altra dalla cima delle Torri Gemelle.
Ci siamo fatti fregare con la retorica della gavetta, non dovevamo essere choosy, così abbiamo accettato le peggiori condizioni contrattuali pur di lavorare e gli abbiamo creduto quando ci dicevano che il tirocinio non era remunerato ma che poi ci avrebbero assunto. È grazie a noi, grazie a quello che abbiamo provato sulla nostra pelle, che tu non ci cascherai.
Non abbiamo avuto paura quando, alle scuole medie abbiamo visto arrivare ragazzi con un colore diverso della pelle e ci siamo battuti perché nessuno li trattasse in modo differente. Tu Gen Z forse sei anche Seconda Generazione e devi sapere che lo Ius Soli è una nostra battaglia.
Abbiamo preso in pieno viso la crisi economica e vi abbiamo dimostrato che non ci avrebbe rinchiusi in casa: abbiamo viaggiato con pochi spiccioli, di fortuna, con lo zaino in spalla e abbiamo avuto il coraggio di arrotolare la laurea e andare a lavare i piatti nel peggior pub di Londra. Siamo sfigati ma non siamo codardi. Sui social siamo la generazione che meno utilizza l’hate speech e più detesta i leoni da tastiera, infatti sul web potrai riconoscerci facilmente, siamo quelli che scrivono “dimmelo in faccia, coniglio!”.
Anche in questo campo ci sarebbe più da dire, soprattutto devi ringraziarci per non essere una generazione che dispensa consigli e ti spiega come si sta al mondo; non ci piace fare i supereroi, noi lo siamo al massimo contro la municipale.
Ora togliamo qualche sassolino
Caro Gen Z queste sono alcune delle affermazioni che hai fatto su di noi. Ti rispondo perché troppo spesso te la canti e te la suoni, rifuggi il confronto, ma soprattutto perché devi iniziare ad allenarti a subire qualche critica senza dare di matto. Vedi caro Gen Z, noi siamo consapevoli della nostra cialtronaggine, ce lo siamo sentiti dire proprio da tutti, te compreso, e sappiamo incassare bene. Pensa che a noi, che siamo cessi, mostri, grassi, gobbi e con le orecchie da Dumbo lo hanno detto molte volte, nel muso, in pubblico davanti al ragazzo che ci piaceva e, ciononostante, non ci siamo suicidati e non siamo nemmeno andati in terapia. Incredibile no? Ok partiamo con la Millennial Revenge
GZ- Che problemi avete con Harry Potter, io quella fase l’ho superata alle medie. Quando crescete?
IO- Ma che problemi hai tu? Ma cosa te ne frega? Ho maglione, pigiama e calze di Harry Potter, due felpe della Storia Infinita, la maglietta dei Goonies con al centro il Jolly Roger e la scritta Oregon – Never Say Die 1985, ho ordinato quella di IT con la scritta Derry Looser Club e non sto ad elencarti tutto quello che ho di Guerre Stellari.
Perché io ne ho visto cose che voi Gen Z non potrete nemmeno immaginare; altrimenti giochiamo, a fare la guerra? Dopo tutto non può piovere per sempre e nessuno può mettere la Gen Y in un angolo. E se devo fare una scelta… pillola rossa o pillola azzurra, in ogni caso prendo quello che ha preso la signorina! Il mio guardaroba e quello che mi piace, mondo fantastico compreso, sono il tuo parametro per valutare la mia maturità? Ma cresci…Riddiculus!
GZ- Siete fissati con il caffè e dovete dirlo a tutti convinti sia un indice di superiorità.
IO- Per cominciare mi piacerebbe sapere come fai a sviluppare un senso tale di persecuzione dal ritenere che uno che ti ripete (si spesso siamo petulanti) che ama il caffè lo faccia per farti sentire inferiore. A parte che, probabilmente, hai beccato l’unica che non beve caffè, però lo bevevo, e tanto.
Immagino che la nostra abitudine nel bere molti caffè nasca dal fatto che abbiamo passato tutta la giovinezza fuori di casa, scatenandoci e facendo tardi. La mattina dovevamo in ogni caso alzarci, per andare a scuola o al lavoro dove, a una certa, o caffè a manetta o il marchingegno di Arancia Meccanica per tenere gli occhi aperti. Immagino che se avessimo passato la vita seduti davanti a uno schermo a stimmatizzare la generazione precedente non ci sarebbe servito così tanto. Noi abbiamo scelto gli amici, abbiamo scelto la vita!
GZ- Volete usare la tecnologia ma non siete all’altezza.
IO – A parte che non è che vogliamo usare la tecnologia, piuttosto dobbiamo usare la tecnologia. Non vorrei ferirti ma ti faccio notare che i social che tanto ami e tanto usi sono stati inventati da inutili Millennials. Non avremo grande tecnica ma abbiamo grande genio e fantasia (tutta colpa di Harry Potter!).
Ti sembreremo più utili se, senza campo, ti troverai a dover raggiungere una meta, ascoltare un vinile, sintonizzare una sveglia, inviare una lettera o, semplicemente fare una ricerca! Dopo che avrai capito come funziona e a cosa serve una biblioteca potremo darti qualche suggerimento sul come si consulta un’enciclopedia. Siamo una generazione molto paziente e disponibile, sei proprio fortunato.
GZ – Gli uomini della GZ sono sempre superiori ai Millennials
IO –Se il riferimento è sessuale io eviterei: sei la generazione che tromba di meno, sei la generazione che vanta numerosi casi di pornodipendenza con conseguente dipendenza alla masturbazione, sei la generazione che conosce talmente poco il proprio corpo e, di conseguenza, non riuscendo a raggiungere l’orgasmo con il sesso tradizionale ti sei buttata sulle varie parafilie fino all’estremo di chi sostiene che la penetrazione sia stupro.
Se il riferimento è all’affettività: nessun millennial ha mai sentito l’esigenza di inviare la foto del pene come primo approccio (e nemmeno come ultimo), nessun millennial proporrebbe del sesso virtuale prima di aver incontrato e conosciuto una ragazza nel mondo reale. Se il riferimento è generale: un millennial non ha bisogno di uno smartphone per ogni azione della sua vita, sa risolvere i problemi.
GZ – Siete sfigati in tutto quello che fate
IO – Mentre ti guardo piagnucolare davanti a uno schermo per una critica ricevuta da YuifhgeiGenderFluidCapelliBlu,. Ok Zoomer!
GZ- Non capite le battute e vivete nella nostalgia degli anni 80/90
IO – Beh dai, facciamo progressi, fino a due secondi fa non capivamo una mazza. Comunque… ogni generazione ha la sua ironia, noi siamo molto ironici ma soprattutto autoironici, voi l’ironia non sapete nemmeno cosa sia. Il vostro è sarcasmo, si differenzia dall’ironia perché ha nella sua base la cattiveria ed è sempre rivolto all’altro e mai a se stessi. Se ti ho offeso dimmelo, non suicidarti. Sulla nostalgia hai ragione, è il nostro difetto. I motivi sono molti, il principale penso sia il fatto che voi non c’eravate! Ho fatto in un’unica risposta sia sarcasmo, sia ironia, immagino l’avrei capito, sei così avanti!
Allora Zoomer, com’è andato il giro di giostra? Pensa che sono solo sei risposte ai migliaia di insulti che da vent’anni tutte le generazioni ci rivolgono. Come vedi né voi ne gli altri sono molto meglio. È davvero necessario? Non è già abbastanza difficile cavarsela senza coltivare odio?
Se davvero vuoi cambiare il mondo, se davvero credi in quello che dice, se davvero si può dare una raddrizzata alle storture, allora ricorda “Il vigore scaturisce dalla Forza, ma attento al Lato Oscuro! Rabbia, paura, violenza: sono loro il Lato Oscuro! […] La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all’ira, l’ira all’odio; l’odio conduce alla sofferenza“.
“La Forza è quella che dà la possanza, è un campo energetico creato da tutte le cose viventi. Ci circonda, ci penetra, mantiene unita tutta la Galassia”
Noi ci siamo, siamo con te, siamo tutt’uno con la Forza, e la Forza è con te! Usa la Forza!
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I millennials non sono fighi: sono incompresi, poveri e sfruttati
https://www.vice.com/it/article/8xya93/millennial-mantenere-genitori
https://www.vice.com/it/article/evj98k/millennial-moriranno-piu-giovani-generazione-x
1 commento
In sintesi ….Gente che va e Gente che viene!