Garantire un grado sufficiente di lealta` fiscale e` compito primario della politica economica. Ma la lealta` fiscale non e` concetto unidirezionale. Essa non riguarda solo il contribuente nei suoi rapporti con l’amministrazione finanziaria. Al contrario, non si da` lealta` duratura che non sia bidirezionale: che non riguardi, cioè, tanto il rapporto tra contribuente e amministrazione finanziaria quanto il rapporto, opposto, tra quest’ultima e la platea dei contribuenti. In passato il concetto di lealtà fiscale e` stato colpito in ambedue le sue dimensioni.
Più` volte ai contribuenti – o meglio, ad alcuni di essi – e` stato segnalato come l’obbligo fiscale avesse un significativo contenuto « opzionale ». Simultaneamente si e` lasciato che discrezione e arbitrio segnassero profondamente i rapporti tra l’amministrazione finanziaria ed i contribuenti. Ai « cittadini » (in senso fiscale) si sono rapidamente sostituiti i « sudditi ». Non sono pochi gli esempi di questo processo degenerativo. Ma pochi altri sono illuminanti come la vicenda dei rimborsi IVA.
E` capitato ripetutamente in passato che i tempi per l’erogazione dei rimborsi IVA raggiungessero e superassero l’anno, con il risultato di colpire duramente proprio le imprese il cui sforzo dovrebbe, invece, essere maggiormente sostenuto: quelle esportatrici e quelle impegnate in processi di espansione o di riconversione della capacita` produttiva. Porre riparo a queste storture non richiede provvedimenti legislativi particolarmente innovativi. Richiede prima di ogni altra cosa una maniera diversa di intendere l’azione di governo e una volonta` di impostare su basi nuove il rapporto fra l’amministrazione, i cittadini e il mercato (perche´ a nessuno sfuggono le profonde distorsioni che possono determinare i comportamenti appena ricordati e a nessuno sfugge come la indeterminatezza dei tempi nell’operato della pubblica amministrazione sia spesso l’altra faccia della presenza di fenomeni che possono, in teoria, finanche diventare meritevoli dell’attenzione della magistratura).
D’altro canto, una diversa impostazione del rapporto fra amministrazione finanziaria e contribuente costituisce la premessa essenziale per un’azione incisiva e determinata nei confronti di ogni forma di evasione degli obblighi fiscali. Con questo esplicito obiettivo,si deve a ridefinire in piu` direzioni la relazione fra amministrazione finanziaria e « cittadino contribuente ». Ad esempio anticipando al periodo aprile giugno la presentazione delle dichiarazioni telematiche oggi posposta fino al 31 ottobre. Con questa disposizione, l’Italia si avvicina ad altri Paesi europei che hanno individuato nella tempestivita` delle dichiarazioni il punto di partenza per una diversa tempistica dei rimborsi.