Di Michele Chiodarelli
Alle 14,19 di sabato 11 marzo 2023 la statunitense Mikaela Shiffrin vincendo lo slalom speciale di Are (Svezia) ha compiuto una impresa leggendaria, è infatti diventata l’atleta con più successi, 87 (uomo o donna indifferentemente, dato che a livello femminile già da qualche settimana aveva superato la connazionale Lindsey Vonn, ferma, si fa per dire, a quota 82) nella storia della coppa del mondo di sci alpino. Un trionfo che ha chiuso un cerchio ideale poiché proprio sulle stesse nevi scandinave il 20 dicembre 2012, una Mikaela diciassettenne, quasi debuttante, che solo due anni prima si era imposta nella categoria giovanile nel “Trofeo Topolino”, coglieva la prima vittoria in assoluto in coppa del mondo.
E da subito era apparso evidente agli addetti ai lavori come si fosse al cospetto di un perla rara: una farfalla che danzava fra le bandierine rosse e blu con grazia, forza e soprattutto una efficacia sconosciuta fino a quel momento. La Shiffrin ha detronizzato una icona dello sport svedese come Ingemar Stenmark, il fuoriclasse che rivoluzionando il modo di sciare nelle discipline tecniche, ha, sostanzialmente, nella seconda metà degli anni ottante, decretato la fine dell’epopea della “valanga azzurra”.
Il palmares dell’americana è così ricco di successi che dimenticare qualche risultato è quasi inevitabile ma certo non si possono non menzionare le 2 medaglie d’oro olimpiche, i 7 titoli mondiali, le 5 coppe del mondo generali e le 10 di specialità con 136 podi complessivi. Inoltre, è tra le sette sciatrici (con Petra Kronberger, Pernilla Wiberg, Janica Kostelić, Anja Pärson, Lindsey Vonn e Tina Maze) capaci di vincere in cinque specialità e l’unica in grado di farlo in sei, con lo slalom parallelo.
Detiene, poi, il record del maggior numero di vittorie (53) ottenute in una singola disciplina, nel suo caso lo slalom speciale, davanti al solito Ingemar Stenmark, vincitore di 46 gare di slalom gigante. Per restare alla stagione in corso la Shiffrin ha conquistato la coppa assoluta, quelle di gigante e slalom e si è giocata fino quasi all’ultima sfida quella di SuperG. Ai recenti mondiali di Meribel, in cui non si è fatta mancare niente licenziando in pieno svolgimento il coach storico Mike Day poi, ha ottenuto il primo posto in gigante ed è stata d’argento in SuperG e in speciale, uscendo a due porte dalla fine nello slalom della combinata mentre era nettamente in testa.
Per comprendere alla radice il fenomeno Shiffrin è necessario considerare i legami famigliari dalla mamma manager al fratello che le è sempre al fianco fino al fidanzamento con il talento norvegese, connazionale della futura allenatrice Karin Harijo che dai prossimi mesi guiderà uno staffa tutto al femminile, della discesa libera Alexander Kilde.
Di età ancora verde, ha da pochi giorni compiuto ventotto anni, Mikaela continuerà ancora a lungo a deliziare gli “aficionados” per l’eleganza, la leggerezza, la musicalità, ma anche la grinta, la potenza con cui supera sistematicamente paletti e avversarie tanto che il traguardo delle cento vittorie che sembrava utopistico per chiunque pare, invece, per lei essere davvero un obiettivo raggiungibile. Del resto al di là dei numeri, delle statistiche, dei primati, ciò che è indubbio già oggi è che Mikaela Shiffrin è la migliore sciatrice di tutti i tempi e merita di stare nell’Olimpo a fianco degli atleti più grandi di tutti gli sport.