La segretaria per caso del PD, Elly Schlein, oggi è a Roma.
Vacanze romane? Non sia mai.
E dire che forse le avrebbe fatto bene vivere qualche ora di leggerezza come fece Audrey Hepburn sul sellino posteriore della vespa teneramente abbracciata a Gregory Peck.
Invece la ineffabile leader del “nuovo PD”, il Gregory cui accodarsi, lo ha trovato in Giuseppi Conte e la vespa è il corteo sbrindellato che oggi sfilerà per le vie di Roma alla “ricerca del salario minimo perduto” (più che un articolo sulla politica sembra una recensione cinematogrfica).
Una delle tante iniziative tipiche dei 5Stelle a metà tra i proclami a “coso di cane” e il populismo di masanielliana memoria più irrealizzabile che ridicolo. Insomma una roba a metà tra la “guerra alla povertà” e il reddito di cittadinanza.
La cosa rilevante è che il più grande partito della sinistra da capofila diventa seguace, dal tirare le volate diventa gregario. Non s’è capito se c’è qualche cambiale che il PD debba pagare ai Pentastellati o se è il frutto di una scelta ideologica o se, peggio ancora, tale scelta è il risultato di una incapacità di scegliere, di decidere o anche solo di intuire, tanto lacunosa da ridurre la leadership dei Dem a un accodazzarsi di maniera.
Una cosa è certa: il PD si sta definitivamente spogliando delle ultime vesti riformiste che aveva e ormai irrimediabilmente sta svoltando verso il radical-populismo più miope e retrogrado.
All’interno del PD in molti ormai avvertono questa deriva e vivono il loro disagio con lo sguardo rivolto altrove, verso sponde con la temperatura politica più mite.
Buona vacanza Elly e…tieniti stretta a Giuseppe Peck che Roma è piena di buche e dalla vespa rischi di cadere.