di Marco Andreini
Assistenzialismo, statalismo e pansindacalismo di base sono le parole d’ordine di un rigurgito che non esito a definire come “comunismo de noantri.”E non a caso i fautori di questa filosofia sono i vecchi eredi del Pci/Ds, Bettini in testa. Quando tutta Europa era governata da partiti socialisti, piuttosto che definirsi tali, si inventarono ogni forma di albero e di simboli per non definirsi socialdemocratici.Perché dovremmo prendere lezioni di ambientalismo dal Pd, quando fu il Psi a istituire il ministero, perché dovremmo farci insegnare come difendere i lavoratori, quando furono i sindacalisti riformisti degli anni 80 che sfidarono i bulloni tirati nelle piazze, gli insulti e le aggressioni in fabbrica e a porre le basi di un sistema manifatturiero che è secondo in Europa e sesto nel mondo?E nessuno di noi sindacalisti riformisti è mai andato in una assemblea a dire che le ragioni stavano solo da una parte, perché eravamo consapevoli che in una società di mercato l’obiettivo a cui si deve tendere è la partecipazione dei lavoratori e la conquista dei momenti decisionali della vita di una azienda. La cogestione era e deve essere il nostro orizzonte e questa passa per l’accettazione del sistema di mercato.Siamo di fronte a veri e propri stravolgimenti delle governance mondiali e compito delle forze progressiste è difendere le conquiste democratiche che il socialismo democratico ha realizzato nel mondo, non quello di ipotizzare nuove frontiere che possono solo sfociare, come nei paesi autocratici, in forme di governo non autoritarie.Se non si riesce a comprendere la sfida che l’Europa e i paesi del G7 stanno intraprendendo nel mondo con i paesi autocratici non si capisce perché la sinistra non riesce più ad essere il faro dei popoli.Nel novecento l’evoluzione del capitalismo ha portato il mondo a due guerre mondiali e all’avvento dei totalitarismi. La grande intuizione di alcuni visionari a cui si è richiamata Rossella Pera ha portato i popoli in guerra da sempre a creare l’unione europea, come simbolo di pace e di partecipazione.Il Covid e la guerra in Ucraina hanno portato la Russia, ma anche la Turchia e paesi tirannici e Cina a credere di essere diventati il centro del mondo. La Cina uscita vincente dal Covid e la Russia, ormai tornata superpotenza, ochieggiano tra loro in sostenziale ostilità col mondo occidentale.Questa lettura ha portato la Russia a invadere l’Ucraina, convinta, che caduta l’ucraina e tornata al vecchio impero, vista l’amicizia dei governi ungheresi e polacchi, e le difficoltà derivanti dalla pandemia, Europa e America avrebbero accettato i nuovi equilibri mondiali e, per paura di scatenare nuovi conflitti globali, avrebbero assecondato le mire imperiali di Putin come fu per l’invasione della Crimea. La forte reazione unitaria di Europa e Nato ha a mio parere sorpreso sia Putin, sia Ji, pronto a invadere Taiwan per fare capire al mondo che gli equilibri erano cambiati. Invece è accaduto il contrario.Il mondo occidentale, la democrazia, ha reagito e si è opposta ai nuovi Zar e attraverso lo sviluppo della tecnologia dell’ Intelligenza artificiale, la riscoperta delle frontiere dello spazio , ha voluto dare il segnale al mondo che chi possiede il sapere ,il Know how, è ancora in grado di poter essere polo attrattivo per i popoli. E come Rossella sono convinto che sia il tempo di osare e non di pentirsi. Europa e paesi del G7 sono i baluardi della democrazia nel mondo e sono i valori democratici su cui si basano che vanno difesi e valorizzati. La democrazia è una cosa viva e i fatti di Capitol Hill e Brasilia dimostrano che l’attrattiva dell’autocrazia è purtroppo ancora forte nel mondo.Per tutte queste ragioni è necessario che, come fu in grado di fare al tempo del New deal e con il Welfare state, la sinistra mondiale sia capace di leggere i mutamenti culturali e tecnologici della nuova era e sappia porre il tema della governance, come il tema centrale del futuro. Se il possesso del capitale era l’asse su cui si reggeva e si sorregge ancora il sistema politico ed economico, nella società globalizzata e della rete è il controllo dei dati e dell’immensa quantità di informazioni il vero tema del futuro. Porre un argine allo strapotere dei network dell’It è il vero sol dell’avvenire a cui devono tendere i progressisti. Se la partecipazione della gente negli organismi democratici è stato l’orizzonte di riferimento del mondo socialista negli anni passati, oggi sono le forme di controllo dei dati come ad esempio forme di partecipazione democratica, le block chain o forme di associazionismo mondiale, la nuova frontiera del socialismo. Un grande pensatore olandese del Novecento, Johan Huizinga, sosteneva che la tecnologia e il sapere non sono cose neutre e che una società può utilizzare il sapere anche per produrre barbarie e terrore. Questo l’incubo che abbiamo di fronte se non riusciamo a salvare il pianeta dalla sua autodistruzione e se non consentiamo a tutti di poter gestire democraticamente la conoscenza. Huizinga aveva ben presente il pensiero nazista e ne era sconvolto. Pensiamo solo a cosa avrebbe potuto fare se Hitler avesse posseduto la bomba atomica.
Spero che” La Giustizia” vada oltre l’orizzonte ristretto della politica partitica e si ponga come obiettivo quello di essere fonte alta di ispirazione culturale, così come lo fu Avanti on line, e che sia aperta ad ogni contributo.