Chiuse le urne
Trionfi ovunque, almeno secondo gli exit poll.
In Lombardia l’improbabile Fontana è tra il 49,50 e il 53,50%, Majorino arranca con un 35,00% di media e la Moratti segue con un 9,50/13,50%
Nel Lazio lo scenario non cambia con Rocca tra il 50,50 e il 54,50%, mentre d’Amato arranca anche lui con percentuali intorno al 34,00% e la grillina Bianchi oscilla tra il 10,00 e il 13,00%
L’esperienza ci insegna che tali esiti sono tutti da verificare, ma è una riserva che riguarda solo i decimali delle percentuali e forse qualche punto in più o in meno, ma non certo l’esito finale.
Per la Lombardia è una conferma, per il Lazio è una conquista, ma certo la destra dopo Palazzo Chigi, Palazzo Madama., Montecitorio oggi issa il suo vessillo anche sui pennoni delle due capitali d’Italia, quella politica e quella economica.
Frattanto oltre il 60% degli elettori è rimasto a casa e questo non è un bel segnale neanche per chi sta stravincendo.
E tra l’altro, ieri sono partite, dal veliero di Arcore, le cannonate contro il portone del premier che affaccia su Piazza Colonna, roba che a confronto la corrazzata Potemkin sembrava un modellino per ragazzini da far navigare nel laghetto del parco per spaventare i cigni.
Berlusconi, che traballa pure quando pensa, a quanto pare non digerisce. Cosa non si sa. Non s’è capito se si considera ancora il più grande statista degli ultimi 50 anni e allora d’istinto è portato a dare lezioni e bacchettate a destra e a manca, o se ha firmato qualche cambiale in bianco a Putin, che deve ancora onorare, oppure se, infine, ha capito che se questo governo dura Forza Italia e La lega saranno ridotte al lumicino e quindi prepara lo scacco alla regina.
Nonostante i risultati dunque nulla di buono all’orizzonte per la Meloni. Del resto che questo governo abbia una maggioranza che è compatta come la panna del cono di Giolitti (la nota gelateria della politica romana) lo avevamo già scritto.
Non che dall’altra parte si stia meglio, sia ben chiaro, ma se in Italia c’è qualcuno che pensa che il centrodestra sia un’unica legione schierata a testuggine per combattere e sconfiggere Annibale dopo gli ozi di Cappua, è bene che vada a farsi vedere, ma da uno bravo per intenderci.
Non è un’esercito coeso e leale al suo interno, a cominciare dai generali, pronto a difendere i sacri valori della patria contro le barbare invasioni dei sinistri. Fatevene una ragione.
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Quando in entrambe le regioni sono state abbondantemente superate le 2.000 sezioni scrutinate si cominciano a delineare i dati anche delle singole liste.
Ovviamente nulla quaestio per i candidati presidenti con Fontana e Rocca che navigano tranquilli verso la vittoria, anche se con percentuali diverse.
Per quanto riguarda le liste invece, nel Lazio Fratelli d’Italia sbanca con quasi il 34% mentre Lega e Forza Italia franano su percentuali minimaliste (più o meno il 5%), in Lombardia, invece, il partito della Meloni si frena intorno al 22% e deve guardare alla Lega che si attesta al 16,81%. Ma se la Lega non prendesse voti neanche in Lombardia sarebbe meglio che pensasse a spararsi.
A sinistra il PD riprende ossigeno ma a danno degli alleati. In entrambe le regioni si attesta intorno al 22% però le forze satelliti stanno ottenendo dei risultati miserrimi che non superano il 4%.
Discorso a parte per il terzo polo. In entrambe le regioni il risultato gira intorno ad un 5%, in flessione rispetto alle previsioni e soprattutto rispetto ai risultati delle elezioni politiche di settembre.
Non si può, infine, non rivolgere uno sguardo affettuoso alla rappresentanza socialista che nel Lazio ha presentato una sua lista.
Il risultato complessivo è davvero molto deludente e, se si considera che la media regionale è alzata dall’2% circa della provincia di Frosinone, non c’è chi non veda che nel resto delle altre provincie il risultato è talmente basso da essere deprimente.
Molte sono le cose da ripensare nella casa del garofano perchè evidentemente non basta lanciare il cuore, ma bisogna far sì che oltre l’ostacolo ci vada davvero.
Ovviamente attendiamo il prosieguo dello scrutinio per tenervi aggiornati man mano che escono dati più precisi.