Nel Don Carlo di Verdi il marchese di Posa mormora a Don Carlo dopo essere stato colpito a morte da uno sgherro di Filippo II: “La vendetta del re non poteva tardare”. Non capisco come Prigozhin, capo della famigerata Brigata Wagner, che aveva clamorosamente disobbedito al Cremlino allestendo una marcia che poteva anche concludersi con la presa del potere, anche se l’interessato ha sempre smentito, potesse aspettarsi una fine diversa. Poteva tardare la vendetta di Putin? D’altronde, come diceva Machiavelli, “Le coniurazioni fallite rafforzano lo principe e mandano nella ruina li coniurati”. Difficile però anche parlare di una congiura fallita, dal momento che l’anomalia della marcia di Prigozhin e dei suoi mirava solo alla sostituzione del ministro della Difesa Soigu. Cioè a quel che da noi viene chiamato un rimpasto. Non esiste però un precedente storico in un cui per reclamare un rimpasto si mette in moto una marcia armata con migliaia di uomini dotati di fucili, di bombe e di mitragliatrici. Di certo si è trattato di un atto di insubordinazione di un gruppo militare, peraltro con componenti di ispirazione nazista, durante una guerra. O meglio un’aggressione, evento bellico nel quale la Wagner era piuttosto specializzata, vedasi l’intervento in alcuni paesi africani. Il velivolo su cui viaggiava Prigozhin col fedele Utkin a quanto pare non presentava problemi di sorta fino a che “un atto traumatico”, cioè un’esplosione interna di una bomba o un missile sganciato da terra lo ha fatto precipitare. Ma che ci faceva Prigozinh in un volo con altre otto persone tra cui i due piloti tra Mosca e San Pietroburgo? E’ mai possibile che potesse tranquillamente volare in territorio russo senza avere sensazioni di pericolo per la sua vita? D’altronde le notizie peraltro contraddittorie avevano segnalato Prigozhin n in Bielorussia subito dopo la marcia. Cioè un’ubicazione alquanto pericolosa per i rapporti tra Minsk e Mosca. Avevamo perfino supposto che la marcia fosse stata solo una farsa magari svolta addidittura col consenso dello stesso Putin. Adesso sappiamo che non è stato così. Che la vendetta del re, abituato ad assassinare i suoi nemici avvelenandoli o fingendo improbabili suicidi, non poteva tardare. E’ quel che è accaduto nella notte del 22 agosto 2023.
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Direttore. Nasce a Reggio Emilia nel 1951, laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Bologna nel 1980, dal 1975 al 1993 é consigliere comunale di Reggio, nel 1977 é segretario provinciale del Psi, nel febbraio del 1987 è vice sindaco con le deleghe alla cultura e allo sport, e nel giugno dello stesso anno viene eletto deputato. Confermato con le elezioni del 1992, dal 1994 si dedica ad un’intensa attività editoriale (alla fine saranno una ventina i libri scritti). Nel 2005 viene nominato sottosegretario alle Infrastrutture per il Nuovo Psi nel governo Berlusconi. Nel 2006 viene rieletto deputato nel Nuovo PSI. Nel 2007 aderisce alla Costituente socialista nel centro-sinistra. Nel 2009 é assessore allo sport e poi all’ambiente nel comune di Reggio. Dal 2013 al 2022 dirige l’Avanti online.