di Alessandro Palumbo.
È arrivata, veloce e tempestiva, la tempesta perfetta. Il ministro Nordio presenta la sua riforma della giustizia, il sindacato magistrati protesta vivacemente con a ruota tutta la stampa bollettino delle procure, ma non basta, ecco che si attiva tutto. Improvvisamente si riscopre il “giornalismo” di inchiesta e improvvisamente si scoprono i problemi della ministra Santanchè, problemi che sono noti da anni, si riaccende lo scandalo Del Mastro e si arriva alla imputazione coatta e dulcis in fundo il figlio della seconda carica dello Stato viene indagato per stupro e probabilmente anche per stupro di gruppo.
Intendiamoci che la Santanchè fosse totalmente inadeguata e che avesse un conflitto di interessi grande era evidente da subito ed era cosa nota, cosi come è nota la sua arroganza e impreparazione, che il Presidente del Senato abbia dimostrato a più riprese di non saper quale fosse il giusto comportamento è cosa altrettanto arcinota, ma risulta curiosa questa improvvisa tempesta.
I casi sono diversi: da garantisti non ci basta che la la procura indaghi sulla ministra Santanchè, troppe volte le indagini sono finite nel nulla, rimane il giudizio politico negativo e il fatto grave che la ministra abbia mentito in Parlamento, anche se sembra strano che la notizia della iscrizione nel registro degli indagati sia pervenuta prima alla stampa che alla diretta interessata, il caso Del Mastro dimostra solo la inadeguatezza di una classe dirigente, l’imputazione coatta lascia un pò perplessi, ben diverso è il caso La Russa, il fatto è grave e ci interroga su cosa succede ai nostri giovani e soprattutto a quella tribù di giovani della buona e ricca borghesia milanese, certo che la pubblicazione delle chat che possono essere interpretate in maniera differente è ben strana anche questa, cosi come le parole del Presidente del Senato sono ad essere gentili inqualificabili. D’altra parte sappiamo che questa classe dirigente non ha il minimo senso dello Stato.
Non possiamo altro che dire la solita frase trita e ritrita “massima fiducia nella magistratura.
Però eh si però la tempesta perfetta è arrivata, aspettiamo e ne vedremo ancora intanto ministro Nordio non si preoccupi e vada avanti le tempeste prima o poi passano.