Di Marco Andreini
Cosa sta succedendo nel mondo ?
È la domanda che tutti gli abitanti del globo si stanno ponendo ,e tutti vorremmo avere adeguati strumenti di analisi per capire gli avvenimenti.
Avendo un fratello Generale Nato in pensione,che ha operato in molti teatri di guerra,sono andato a rileggermi quello che mi scrisse pochi mesi fa in riferimento alla guerra in Ucraina.
Sosteneva che Putin avrebbe mosso le sue carte per creare nuovi fronti e mi disse che lo avrebbe fatto dovunque poteva,subito dopo si è riaperta la vicenda del Kosovo,poi Nagorno Karabach,e ora il medio Oriente.
Ieri abbiamo assistito a una sorta di rilettura degli equilibri mondiali,da un lato Biden a Telaviv,dall’altro, Ji con Putin a Pechino ,nella giornata della celebrazione della via della Seta.
E non sembra vero a chi fin da Seattle paventava i rischi della globalizzazione e di un mondo dominato dalla cultura ameriKana(,con la Kappa),di vedere con gioia quell ‘altra parte di mondo riunita alla corte del nuovo Timoniere, ribellarsi allo strapotere Usa,,anche se dai grandi progetti di dominio,sembra abbiano partorito solo idee smart e ipotetiche e poco credibili monete alternative al dollaro.
È sulle questioni internazionali e sui grandi temi che i paesi e la gente scelgono dove stare, e dopo il periodo buio e oscuro del fronte popolare a partire dall’invasione dei carri sovietici a Budapest,i socialisti hanno sempre saputo da che parte stare e senza se e senza ma.
Lo abbiamo fatto nell’56,quando Napolitano e il PCI consideravano Nagy un traditore,lo abbiamo fatto a Praga,lo abbiamo fatto sempre,e lo abbiamo fatto anche con chi ancora oggi è convinto che le torri le hanno abbattute gli americani.
Qualcuno dei tanti giornalai italiani, temo che abbia equivocato sulle parole di Biden rivolte in Israele, che ha opportunamente precisato il generale Petreus,il non fare i nostri errori ,non era rivolto alle risposte militari troppo frettolose ,ma era soprattutto rivolto alla mancanza di strategia.
In una Italia,distrutta e sconfitta,in una Germania divisa ,in un Giappone sconvolto dalla bomba atomica ,gli alleati vincitori ,seppero lasciare ai singoli popoli la scelta di chi e di come volevano essere governati,quello che gli americani non hanno saputo fare in Iraq e Afghanistan e noi ad esempio in Libia e Eritrea.
E le mosse di Biden erano davvero chiare, appoggio a Israele, invitandoli risolutamente a non occupare Gaza e a risparmiare i civili e ,sollecitare un rinnovamento dell’autorità palestinese, facendo andare Abu Mazen in pensione ,convocando una grande conferenza di pace al Cairo, dove gli arabi tutti, tolto Iran, avrebbero riconosciuto l’esistenza di Israele .
Si sarebbe costituito un provveditorato sulla Palestina, che avrebbe potuto vedere inizialmente Gerusalemme come capitale, una specie di disegno altoatesino o Irlandese, sotto l’egida di Egitto e Arabia Saudita
E chi poteva essere interessato a fare saltare tutto il piano, se non gli Ayatollah , Ji e Putin immersi nei loro sogni di conquista, del resto ,come recita un famoso detto Maoista, “grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente”.
Invece i nostri antiamericani, sempre in servizio attivo, sono subito pronti, vedi Cacciari, già in vena di no-vax, a fiondarsi sulle grandi contraddizioni dell’Aquila americana, singolare la tesi del vecchio teorico dell’operaismo ,siccome è dimostrato che non può esistere un mondo dominato solo dalla potenza americana, ipotizza una sorta di patto tra potenti ,una nuova spartizione del mondo dove l’Europa dovrebbe fare da cuscinetto ,dice Cacciari, non possiamo essere nemici della Russia e della Cina.
Siamo di nuovo al punto di sempre,noi laici messi ai margini dalla chiesa cattocomunista di cui Cacciari è stato un valido Alfiere,pur essendo seguaci del pensiero Cartesiano,non abbiamo alcun dubbio con chi stare nel mondo. Non si tratta, caro esimio filosofo di non avere nemici,si tratta di avere la consapevolezza che le nostre conquiste democratiche , il vituperato occidente le ha conquistate dopo essersi massacrato in mille anni di battaglie fratricide.
Il pensiero laico e la democrazia nascono in quelle terre dove pochi e illuminati uomini riuscirono a scrivere la prima vera costituzione, dove si dice che gli uomini e le donne sono tutti uguali e devono ambire alla felicità .
No e poi no, nessun dubbio alcuno, noi stiamo con chi alle urna permette alla gente di votare liberamente,non con chi costringe il popolo degli ,uiguri a scavare le terre rare come schiavi, uccide ed elimina gli oppositori con il polonio, oppure, dilapida le donne,solo perché portano male il velo,oppure ed è il caso di Hamas,con chi usa gli ostaggi come fece il Barbarossa con i comaschi infilandoli sui pali del Carroccio ai tempi delle leghe lombarde(quelle vere),senza se e senza ma e senza quella puerile e speciosa ipocrisia di chi pensa che le guerre vadano fatte con i fiori nei cannoni .
Se avessero avuto i fiori ,le truppe alleate ,invece che Spitfire e Sherman forse saremmo ancora sotto il giogo nazista e sotto quello sovietico, consiglio ai nostri soloni di vedersi al cinema Oppenheimer, uomo di scienza e di pace che creò ,la bomba, per anticipare quella nazista.
Forse non sarebbe male ogni tanto, invece che ricordare ogni anno il 27 gennaio l’olocausto, pensare a quei poveri cristi di ebrei scampati dai lager che abbiamo costretto nella storia a spostarsi continuamente da ogni posto e che hanno visto in quel lembo di terra del medio oriente la terra promessa..