Di Alessandro Palumbo
Provo persino difficoltà a commentare le immagine che vengono da Israele, dove una intera comunità pacifica, giovani che erano ad un festival nel deserto, lavoratori dei kibbutz è stata stuprata da terroristi tagliagole, finanziati e addestrati da uno Stato, l’Iran, che stupra letteralmente le donne del proprio Paese e la propria gioventù.
E’ difficile pensare che possa esserci pace con tali personaggi e che uno Stato Palestinese possa nascere da questi individui, provo orrore a pensare che tipo di Stato possa nascere.
Non mi interessa ora analizzare le cause e le responsabilità del conflitto arabo/israeliano, posso solo dire che i movimenti di milioni di profughi, che la seconda guerra mondiale ha provocato, hanno trovato soluzione pacifica quando chi si confrontava aveva una cultura democratica e che i problemi dei palestinesi sono nati più dal comportamento degli stati arabi, che da il popolo israeliano, che hanno una sovraesposizione mediatica sproporzionata rispetto ad esempio ai drammi del popolo curdo, degli uiguri in Cina e di altri popoli oppressi , che il fiumi di soldi che arrivano avrebbero fatto ricco qualsiasi popolo, mentre in Palestina hanno fatto ricco solo una casta, che ogni possibile accordo di pace viene costantemente boicottato, e tanto altro, ma quello che più mi disgusta è il comportamento di tanti commentatori nel mondo occidentale e in particolare in Italia che neanche di fronte a questa barbarie hanno avuto il pudore di una ferma condanna, ma hanno accusato il governo israeliano o hanno fatto dei distinguo ipocriti,; sentire i commenti alla manifestazione della CGIL mi ha dato un profondo malessere.
In questi commenti si annida il più feroce e arcaico antisemitismo, il più stupido dei pregiudizi sugli ebrei ricchi che dominano il mondo, Israele paga non saper stare al suo posto, gli ebrei vanno bene, se soffrono, se sono le vittime, vanno bene quelli della Shoa, quelli che ci provocano una lacrimuccia, non vanno bene se il loro Paese, nato da una decisione ONU sulle rovine della loro antica Patria è diventato un Paese avanzato, ricco e forte.
Ma Israele ha una seconda colpa, è l’unico Stato di quella regione che è una democrazia di stampo occidentale.
Allora in questo delirio antioccidentale, dove imperversa l’odio per il mondo libero, in un mondo che giustifica Putin, che imbratta le statue di Churchill, in preda al delirio della cancel culture, dove persino il Papa incolpa l’Occidente di tutte le colpe (sic.), la doppia colpa di Israele, occidentale ed ebraico, giustifica tutto.
Dovremo affrontare con lucidità questi argomenti, ma ora come è giusto ed umano, il disgusto mi opprime, il disgusto per i tagliagole di Hamas e il disgusto per i sinistri propal che neanche ora si fermano.
Questo odio ha trasformato Israele da Stato degli Ebrei a Ebreo degli Stati, uno Stato isolato e appestato, dove il legittimo giudizio sul governo si trasforma in odio per lo Stato stesso.
“con gli ebrei non c’è modo alcuno di patteggiare , ma solo un durissimo si o no”
Adolf Hitler