Di Michael Sommovigo
In un mondo in cui il lavoro occupa gran parte della nostra vita, ci siamo tutti chiesti almeno una volta che senso abbia ciò che facciamo. Il concetto di “bullshit job”, introdotto dall’antropologo americano David Graeber, si riferisce a quei lavori senza senso o inutili, che spesso si trovano nei settori corporate e che portano i lavoratori a sentirsi come se stessero sprecando la propria vita.
Bullshit job
Il termine “bullshit job” non va confuso con “lavoro di merda”, che invece si riferisce a lavori che implicano spesso condizioni di lavoro precarie, retribuzioni basse e sfruttamento dei lavoratori. Invece, un “bullshit job” è un lavoro ben retribuito, ma che si rivela essere tanto inutile e superfluo che il lavoratore non riesce a giustificarne l’esistenza.
Questi lavori spesso si trovano nel middle management delle grandi aziende e non solo non portano alcun beneficio alla società, ma possono addirittura essere dannosi. Alcuni esempi di “bullshit jobs” includono supervisori che non hanno bisogno di supervisionare, analisti che non producono alcun risultato utile e manager che si dedicano a riunioni e presentazioni senza portare avanti alcun progetto concreto.
Il lavoro, per molte persone, rappresenta una fonte di soddisfazione e realizzazione personale. Tuttavia, se un lavoro non ha senso o non porta alcun beneficio alla società, può diventare una fonte di stress e insoddisfazione. Il lavoratore può sentirsi intrappolato in un lavoro che non lo realizza e che non lo fa sentire utile.
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Ma cosa rende un lavoro significativo?
Secondo alcuni esperti, un lavoro ha senso quando si è in grado di vedere il risultato del proprio lavoro e quando si sente di avere un impatto sulla società o sulla vita delle persone. I lavori che implicano la cura degli altri, come quelli del settore sanitario o dell’assistenza sociale, possono essere molto gratificanti proprio perché offrono l’opportunità di aiutare gli altri.
In definitiva, è importante che il lavoro sia in grado di soddisfare il bisogno di realizzazione e utilità personale. Per evitare di cadere nella trappola dei “bullshit jobs”, è necessario valutare attentamente le proprie scelte professionali e cercare un lavoro che sia significativo e che offra un impatto positivo sulla società. Solo così sarà possibile trovare la soddisfazione personale e la realizzazione professionale che si cerca.