di Alessandro Perelli.
Le elezioni presidenziali e politiche svoltesi domenica 30 aprile in Paraguay, lo stato sudamericano senza sbocco sul mare posto tra Bolivia, Brasile e Argentina, non hanno fatto riscontrare sorprese confermando la supremazia del Partito Colorado. Un caso un po’ atipico quello della vittoria della destra in un continente dove invece la sinistra si è affermata ultimamente in tutte le prove elettorali. Santiago Pena è il nuovo Capo di Stato di questa repubblica presidenziale. Ha battuto con il 15% delle preferenze in più Efrain Alegre del Partito Radicale Autentico (Pira) a capo di un cartello di centro sinistra. I due candidati erano stati scelti nelle primarie che si erano svolte nel dicembre 2022. L’ affluenza è stata del 63%. Il Partito Colorado ha dominato anche nelle elezioni del nuovo Parlamento dove ha conquistato una solida maggioranza e nelle elezioni per i 17 Governatori dove se ne è aggiudicati quindici. Pena resterà in carica cinque anni (nel Paraguay non è previsto un secondo mandato) e gestirà un Paese di quasi sette milioni di abitanti che sta attraversando una grave crisi economica ingigantita dagli effetti della pandemia. Proprio per questo motivo, oltre per una serie di casi di corruzione che avevano riguardato alcuni suoi esponenti, si pensava che il Partito Colorado, che dal 1947 governa, potesse essere sconfitto. Il centro sinistra aveva posto l’accento sulla carenza e sull’inaffidabilità dei servizi pubblici oltreché sulla necessità di riforme sociali ma non è riuscito a fare cambiare opinione agli elettori in modo così ampio da ribaltare la supremazia della destra conservatrice. Un ulteriore carta è stata tentata da Efrain Alegre in politica internazionale. Infatti il Paraguay è uno dei pochi Paesi che riconoscono Taiwan (per un vecchio rapporto di collaborazione tra il Partito Colorado e quello Democratico e Progressista della Presidente Tsai Ing – Wen che fanno parte della stessa Internazionale Liberale). Alegre ha attaccato questa scelta sostenendo che penalizzava la possibilità di esportare soia e carne in Cina raccogliendo solo le briciole delle importazioni di Taiwan. C’è da dire che quasi 700 giovani paraguaiani, negli ultimi tre decenni, sono andati a studiare a Taiwan sovvenzionati dal governo locale (l’anno scorso sono stati 140). Nell’isola la comunità paraguaiana conta attualmente cinquecento persone. Alegre ha anche puntato sul fatto che, durante la pandemia, quando mancavano i vaccini, molti avevano richiesto di ripristinare la relazioni con Pechino che approvvigionava vari Paesi sudamericani ma dal Partito Colorado anche da Santiago Pena, oltre che dai predecessori, e’ sempre venuta la riconferma dell’appoggio a Taiwan. Il nuovo Presidente si troverà ad affrontare oltre alla crisi economica anche altri problemi, primo fra tutti quello della corruzione e della criminalità in aumento nella capitale e nelle grandi citta così come quello della povertà e della diseguaglianza sociale. Nel suo primo discorso Santiago Pena ha rivolto un appello all’unità del Paese essenziale per superare la stagnazione economica e il deficit fiscale. Pena si insedierà ufficialmente il prossimo 15 agosto subentrando a Mario Abdo Benitez , il Capo di stato uscente. Il Partito Colorado deve però fare i conti con una spaccatura al proprio interno in due fazioni, una delle quali accusata apertamente dagli Stati Uniti di traffici gravemente illeciti oggetto di numerose inchieste da parte della magistratura. Anche con questi pericoli Pena dovrà fare i conti senza dimenticare che nel Paese sta avanzando anche una protesta antipolitica e qualunquista. Per l’economista conservatore risultato vincitore delle elezioni presidenziali di domenica scorsa e per il Partito Colorado un campanello d’allarme da non sottovalutare.