Guerra Ucraina Russia: aggiornamento sulla guerra degli Ucraini
di Alessandro Zambetti
Sono ormai passati 631 giorni dall’inizio da quella che è stata definita dai criminali del Cremlino come “un’operazione militare speciale” di una durata prevista di 3 o 7 giorni contro la quale gli ucraini si sarebbero arresi di fronte al potere dei loro carri.
Gli ucraini hanno semplicemente detto “No” e hanno trasformato la loro nazione in una trappola per le colonne di blindati russi colpendole a distanza ravvicinata con Javelin, NLAW, granate, RPG, droni e Molotov.
Grazie all’intelligence condivisa con gli alleati americani e inglesi l’aviazione ucraina composta da vecchi caccia MIG 29 e SU 27 e batterie SAM è sopravvissuta e continua a colpire in un cielo ancora conteso perché il coraggio che nasce di fronte a un invasore fascista non può essere schiacciato dai numeri russi.
La storia del conflitto sino ad ora è stata una tragedia di dolore, coraggio e resistenza in quella che è la guerra più grande in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale e gli Ucraini hanno dimostrato che “Democrazia” e “Libertà” non sono parole inventate, specialmente per chi ha visto il peggio del regime sovietico e le conseguenze dello stalinismo.
Dopo due mesi di resistenza gli Ucraini hanno respinto l’attacco a Kiev costringendo la colonna di corazzati russi a fare marcia indietro infliggendo ai russi una dolorosa sconfitta e riaccendendo la speranza Ucraina.
Nelle aree liberate dopo la battaglia per Kiev sono stati documentati numerosi crimini di guerra commessi dall’esercito russo, noto è il caso di Buča.
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Guerra Ucraina: Nyet, Molotov!
La sfida della repubblica ucraina si materializza sul campo di battaglia con la difesa strenua della città di Severodonetsk dalla quale però le forze ucraine sono costrette a retrocedere.
Ma l’ottimismo russo, che sopravvive grazie all’arroganza del comando, viene distrutto dall’offensiva ucraina del 29 agosto verso la città di Kherson a Sud, grazie a sistemi di artiglieria HIMARS e all’attacco nella regione di Kharkiv che collassa il fronte russo nell’oblast del nord.
A novembre la città di Kherson è liberata e camere di tortura vengono scoperte dalle truppe ucraine, risultano scomparsi anche numerosi bambini deportati dall’esercito russo per processi di “russificazione”.
la Propaganda russa incita abitualmente sulla televisione nazionale questo atteggiamento genocida verso gli ucraini.
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Guerra Ucraina: Bakmuth
A corto di uomini, mezzi e vittorie i politici del Cremlino e Putin chiedono vittorie a un esercito stremato, entra nella scena Wagner PMC e il suo leader Evgenij Prigožin, campione di crimini di guerra e crudeltà.
Rafforzato con decine di migliaia di ex carcerati dalle prigioni russe passerà 10 mesi ad assaltare la città di Bakmuth per dare al suo capo Vladimir Putin una vittoria politica al prezzo di 20.000 morti tra le file della Wagner secondo Prigožin stesso.
Segue l’ammutinamento del gruppo il 23 giugno che marcia su Mosca dopo aver preso la città di Rostov, il confuso tentativo di presa di potere termina con la resa di Prigožin dopo circa 24 ore, Lo stesso Evgenij morirà in un “incidente” aereo assieme agli altri leader del gruppo Wagner.
Puoi costruire un trono con le baionette ma non ci resterai seduto a lungo.
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Guerra Ucraina: la controffensiva ucraina
Nel corso del mese di Giugno l’Ucraina riceve i carri armati Leopard 2 e gli IFV americani Bradley e inizia l’anticipata controffensiva verso Tokmak, Melitopol e Mariupol.
Dopo una settimana, gli ucraini cambiano approccio davanti a una dura resistenza russa che causa perdite tra i gruppi d’assalto corazzati, passano da assalti che puntano allo sfondamento ad attacchi di infiltrazione meno aggressivi e con affidamento su compagnie e plotoni, piuttosto che su formazioni più numerose.
L’obiettivo originale di tagliare i russi dal Donbass, tuttavia, non viene raggiunto, ma qui è dove si rischia di fare un grossolano errore di valutazione.
Dopo le perdite della prima settimana l’esercito ucraino capisce che ha bisogno di nuove tattiche e si adatta, qualcosa che risulta molto difficile, invece, all’esercito di Mosca, il nuovo obiettivo è logorare i russi e superare le fortificazioni.
Dopo mesi l’artiglieria ucraina ottiene la superiorità di fuoco grazie agli Howitzer M177, le granate a grappolo, gli HIMARS, i semoventi M109 e ai radar per la contro-artiglieria.
Con armi più moderne e precise e veicoli occidentali moderni l’Ucraina aumenta vertiginosamente le perdite inflitte alle truppe russe lanciando anche attacchi in profondità con Missili Cruise Storm Shadow che a settembre distruggono il bacino di carenaggio del porto di Sebastopoli nella Crimea occupata assieme al sottomarino Kilo “Rostov on Don” e la nave d’assalto “Minsk”.
Vale la pena ricordare che gli ucraini, senza una marina, hanno messo in seria difficoltà la flotta russa del mar Nero affondando ad aprile 2022 l’incrociatore “Moskva”, ammiraglia della flotta del mar Nero o come ci ricordano gli amici del gruppo NAFO “Moskva è stata recomissionata come sottomarino”.
Si può concludere che gli obiettivi della lotta di artiglieria e di logoramento di posizione a Zaporizhzhya sono stati per certi versi raggiunti con qualche testa di ponte stabilita nei pressi di Robotyne tra le fortificazioni della linea Surovikin.
Ma quando si tratta di battaglie di logoramento solo il tempo può dire quanto questa operazione sia stata importante, doveroso è però contrastare la retorica disfattista di certe figure pubbliche, se non si combatte con gli ucraini nelle ore più difficili allora queste persone non meritano di sedere con gli uomini e donne dell’esercito ucraino nel momento della vittoria.
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Guerra Ucraina: la politica russa è fatta col sangue ad Avdiivka.
A inizio ottobre i russi hanno deciso di far vedere agli Ucraini come non condurre una controffensiva nei pressi di Avdiivka ma, invece di attarsi alla realtà del campo di battaglia come gli ucraini in estate, il comando russo ha deciso semplicemente di mandare più uomini e sparare sulle truppe in ritirata, manco si fosse ai tempi delle truppe di barriera di Stalin.
Mykhailo Podolyak, consigliere all’amministrazione dell’amministrazione presidenziale ha detto a TV Rain che la Russia ha perso tra 5,000 e 6,000 soldati in una settimana, l’equivalente di un’intera brigata.
Anche se i numeri sono arrotondati dalla propaganda di guerra i filmati da droni che mostrano gli attacchi russi su Avdiivka sono terrificanti, colonne di blindati falciati da mine, missili e artiglieria mentre passano a fianco delle carcasse dei carri armati delle precedenti ondate nel tentativo di circondare la fortezza ucraina.
Sorge una domanda, Perché?
Perché questo spreco di uomini e materiali per una città con un’importanza strategica limitata?
Non si può pretendere di sapere la risposta ma Putin non ha ancora annunciato la sua ricandidatura alle “elezioni” russe del 2024, probabilmente vuole una vittoria da allegare al suo curriculum di dittatore, il numero di morti non importa, basta mentire al pubblico.
Attualmente la situazione sul campo è terrificante per i soldati russi con gli ucraini che apprezzano la possibilità di spedire all’altro mondo il nemico senza essere quelli a dover attraversare la terra di nessuno.
Novaja Gazeta ha recentemente pubblicato un articolo sull’esperienza terrificante di un ufficiale russo e dei suoi uomini presso Avdiivka presente negli allegati di questo articolo.
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Guerra Ucraina: stallo e soluzioni
Il comandante in capo dell’esercito ucraino Valery Zaluzhny ha rilasciato recentemente un’intervista a “The Economist” dove spiega in modo chiaro la realtà della guerra e delle armi necessarie a superare questo momento di stallo che può dare un vantaggio alla Russia e demoralizzare l’opinione pubblica occidentale e logorare lo stato ucraino.
Zaluzhny sta affrontando il classico dilemma militare che prevede di improvvisare, adattarsi e vincere, ha specificato di aver bisogno dei seguenti elementi per abbattere la resistenza russa:
- Superiorità aerea
- Veicoli per penetrare i campi minati
- Aumentare la contro-artiglieria
- Ottenere sistemi EW (electronic warfare) per contrastare i droni nemici
- Avere riserve di truppe ben addestrate
Alcuni di questi punti stanno già venendo seguiti dall’esercito ucraino che hanno bersagliato batterie antiaeree S400s della contraerea russa con i missili ATACAMS ma senza il supporto dell’occidente perforare le difese russe e ottenere un breaktrough risulta improbabile.
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Guerra Ucraina: a fianco dell’Ucraina
Assistere l’Ucraina in questo momento è fondamentale per ottenere una vittoria della democrazia e della Pace, trattare con la Russia darebbe solo a quest’ultima tempo per prepararsi ad un’altra guerra nel giro di 5 anni, visti i precedenti non solo russi ma visti i precedenti della politica di Appeasement condotta dai governi francesi e inglesi negli anni ’30 verso i regimi fascisti italiano, tedesco e giapponese e il generale isolazionismo americano nello stesso periodo.
Si ricorda la citazione di George Orwell “Il pacifismo è oggettivamente filofascista. Questo è elementare buon senso. Se ostacoli lo sforzo bellico di una parte, aiuti automaticamente quello dell’altra parte. Né esiste un modo reale di rimanere al di fuori di una guerra come quella attuale. In pratica, chi non è con me è contro di me”.
La situazione oggi non è molto diversa, uno stato fascista ha invaso uno stato democratico, il popolo ha resistito eroicamente ma ora bisogna vincere e mettere fine alla guerra liberando i territori che la Russia ancora adesso occupa e dove gli ucraini sono soggetti a pulizia etnica, tortura e violenza.
Gli ucraini non smetteranno di combattere nemmeno se si tagliassero gli aiuti, con tutta probabilità assisteremmo a ucraini che assaltano i carri russi con pugnali e fondi di bottiglia rotti perché ne vale la loro sopravvivenza come nazione e popolo.
La pace non ferma la violenza nei territori occupati, ricordare la fossa di comune di Izium dove i Russi hanno gettato più di 400 corpi, quasi tutti civili, scoperta dalle truppe ucraine durante la controffensiva a Kharkiv dovrebbe aver insegnato che non si può negoziare con uno stato criminale e fascista.
Invece di trattati l’Italia e i paesi esitanti dovrebbero unirsi al progetto per addestrare i piloti ucraini sui caccia F16 e aumentare il supporto militare al popolo ucraino, nulla è perso sino al momento in cui si crede che esso è perso, gli ucraini non si possono permettere il lusso di esitare.
L’occidente deve accettare la realtà che i ritardi nel mandare aiuti equivale ad ucraini morti, pensate quanti civili sarebbero ancora vivi se Kiev fosse stata protetta da sistemi PATRIOT contro i missili russi.
Salviamo l’Ucraina, salviamo i suoi soldati, il suo popolo e diamo agli ucraini i mezzi per liberare il proprio paese e il proprio popolo.