Di Alessandro Palumbo
Volete conoscere la situazione della giustizia in Italia? Per noi che difficilmente potremo mai entrare in un carcere per vedere in quale inferno pensiamo di “rieducare” i detenuti, sarà sufficiente andare sul sito www.errorigiudiziari.com. un sito dove i numeri, le statistiche diventano carne viva, dove la burocrazia diventa un percorso infernale.
Non lasciatevi ingannare dai numeri ufficiali che definiscono errori giudiziari solo quando dopo un processo passato in giudicato con la colpevolezza dell’imputato si apre un processo di revisione che porta alla assoluzione, vi diranno che sono solo sette all’anno e che rientrano nella fisiologia di un possibile errore come ne capitano in tutte le professioni.
La realtà è un’altra in un Paese che usa la carcerazione preventiva più di ogni altro e dove i processi durano una eternità, le persone che passano innocenti periodi lunghissimi in carcere sono tantissimi, troppi.
Abbiamo già visto i numeri in altra occasione, ma questo sito fa chiarezza definitiva su questa realtà.
Partendo dagli anni 90, quando nasce il “rito ambrosiano” sono più di 30.000 le persone incarcerate ingiustamente, per tracotanza, per sciatteria, per dimenticanza, più di mille all’anno-
Migliaia di persone che perdono tutto, lavoro, amici, reputazione, se poi a questo numero aggiungiamo il calvario che passano i familiari travolti da questa ingiustizia vediamo il fenomeno in tutta la sua enormità.
Famiglie cadute incolpevolmente in disgrazia, a volte in miseria grazie a indagini superficiali, scambi di persona, mancati controlli, costruzioni fantasiose. (avete presente i maxi arresti che finiscono per più del 50% in nulla per questi motivi?)
Tutto questo provoca un peso di dolore insopportabile in una società civile.
A questo dolore si aggiunge un onere per lo Stato che spende circa 30 milioni all’anno per risarcimenti (poco più di 200 euro per ogni giorno di carcerazione ingiusta).
Accedere a questo risarcimento è oltretutto difficile e anche oneroso, cosi che la maggior parte delle persone ormai prostrate e molte volte in ginocchio per le spese legali rinuncia.
Ma questi numeri non ci danno l’enormità di quanto succede giornalmente (se i numeri non sbagliano ogni giorno 3 persone sono incarcerate ingiustamente), se nel mare del dolore estraiamo una goccia e la raccontiamo conosciamo fino in fondo il dolore; allora forse capiremo che al di la delle statistiche ci sono le persone, ci siamo noi che spesso facciamo del giustizialismo tanto al chilo e che non siamo immuni da questo scenario.
Il sito www.errorigiudiziari.com fa questo lavoro, ci racconta le storie delle singole persone che sono entrate in questo girone infernale, leggere le loro storie ci lascia basiti, non solo per le sofferenze che ci colpiscono, ma anche nel verificare come questi errori sono facilmente commessi da una casta che si sente, e ahimè lo è , intoccabile, nel vedere che questi errori passano senza conseguenze.
Ci siamo giustamente scandalizzati per la carriera che hanno fatto i magistrati del caso Tortora, ma questo è la normalità.
Vi lascio alla lettura di questo sito, ci sono circa 1000 storie, ognuna delle quali ci deve scandalizzare e farci riflettere sulla necessità ormai ineludibile di mettere mano alla riforma della giustizia, della carcerazione preventiva e anche dei sistemi carcerari e di pena.
Un Paese che si dice civile non può chiudere gli occhi.