Di Fulvio Camellini
L’estradizione
Nei giorni scorsi i giornali hanno sfoggiato una molteplicità di dichiarazioni indignate di giornalisti e politici. L’indignazione era rivolta alla sentenza della Corte di Cassazione francese, e al suo “no” all’estradizione dei dieci terroristiIassasini italiani, in omaggio alla cosiddetta “dottrina Mitterand“. Questi si sono macchiati di gravi reati di sangue circa quarant’anni fa.
Va bene, tutto ciò è però apparso ai miei occhi come una grande ondata di ipocrisia, dal momento che ho ricordato che quella che viene chiamata “dottrina Mitterand”, altro non è che il corrispettivo francese del nostro Lodo Moro, entrambi applicati nei confronti del terrorismo politico.
Il Lodo Moro venne applicato dopo l’attentato palestinese all’aeroporto di Fiumicino e consisteva nella garanzia di una totale libertà di movimento e di organizzazione sul suolo italiano, purché non venissero commessi attentati.
Fu il colonnello Giovannone il regista e il garante del Lodo Moro, grande servitore dello Stato, nonché grande “spione” dal momento che era era di stanza in medio oriente.
L’importanza della stampa
Ragionando su questi ricordi, un altro pensiero è riaffiorato: nel 2020 è il limite di segretezza prefissato dalla legge italiana, rispetto la documentazione dei nostri Servizi segreti.
Mi domando allora, per quale motivo il governo Conte ha sentito d’esigenza di prorogare ulteriormente, ossia di 9-10 anni, la scadenza del vincolo di segretezza.
Altro interrogativo che mi sono posto è rivolto alla cappa di silenzio che i media, a partire dai giornali a tiratura nazionale, stanno mantenendo rispetto a tutto ciò che è accaduto e continua ad accadere in Iran, nostro secondo partner commerciale.
Seguendo questo pensiero non posso che concludere che senza la connivenza e l’appoggio attivo della grande stampa, dei titoloni sulle prime pagine dei giornali, certi governi e una certa magistratura, non avrebbero potuto commettere le sconcezze e le oscenità a cui in Italia abbiamo assistito, a partire dal caso Tortora.
Buona Pasqua a tutti