E’ considerata il polmone economico della Germania nonché il Land dove il partito dell’ex Cancelliera Angela Merkel continua a governare ininterrottamente. Parliamo ovviamente della Baviera, ufficialmente Stato libero di Baviera, uno dei sedici Stati federali ( Bundeslander) della Repubblica tedesca. Con circa 13,2 milioni di abitanti e’ il Land piu’ esteso e il secondo per popolazione. E’ quindi più che comprensibile che le elezioni amministrative in programma l’8 ottobre assumano una notevole importanza non solo per questo territorio con capitale a Monaco ma per l’intero Paese. Lo scenario politico, ancora una volta, non dovrebbe mutare di molto. Il nuovo Parlamento vedrà sicuramente confermato il primato dei Cristiano sociali (Csu), una sorta di fratello separato dei Cristiano democratici, ma quasi sempre unito a livello di valutazioni politiche anche se i bavaresi sono spostati più a destra e sul lato conservatore. In pratica dal 1945 la Csu è sempre stata al potere o con una maggioranza assoluta o con una relativa in alleanza con altre forze politiche. Può in parte, considerarsi un’ eccezione solo una mezza legislatura (dal 1954 al 1957), in cui, pur presente nell’Esecutivo, avevano dovuto lasciare la presidenza del Land a un socialdemocratico in un accordo di “grande coalizione”. Oggi i sondaggi danno i cristiano sociali intorno al 40% con un leggero aumento rispetto a cinque anni fà ma lontani da quella maggioranza assoluta che permetterebbe loro di governare da soli. Markus Soder, l’attuale governatore e leader del partito, sarà riconfermato e dovrà solamente scegliersi l’alleato. Questa scelta si riduce ad alcune opzioni, molto vicine, secondo i sondaggi, sul piano dei consensi. Soder molto probabilmente scegliera i “Liberi elettori”, con i quali gia’ governa, un movimento moderato, dato al 13% che politicamente si può definire di centrodestra con qualche punta di competizione estremistica con i neonazisti dell’AfD. È il risultato di questa ultima formazione che interessa particolarmente anche in proiezione futura per altre elezioni amministrative e con un occhio al dato nazionale. L’ AfD, anche in Baviera, dove e’ stimato a 14%, assume atteggiamenti impresentabili cercano di drenare voti dai cristiano sociali accusandoli di essere troppo teneri su temi come quelli della lotta alle migrazioni e della convergenza con le politiche dell’ Unione Europea. Una ragione di più per Soder di confermare l’alleanza con il Liberi elettori che bene o male portano avanti un populismo meno accentuato molto ancorato al territorio. Fuori gioco sembrano i Verdi, pur con un consenso intorno al 15%., che fanno parte del Governo federale e ai quali Soder imputa il progetto di legalizzazione della marijuana attraverso i Land, contro il quale ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale. Destinati all’opposizione i socialdemocratici che qui raccolgono percentuali notevolmente inferiori alla media nazionale. Ma se sarà, con molta probabilità la conferma del quadro politico, negli ultimi giorni, sta traballando la sicurezza sulla conferma dei vertici che sono impersonificati dalla coppia Markus Soder e dal suo vice Hubert Aiwanger, leader dei Liberi elettori. I media tedeschi avrebbero ritrovato e pubblicato un volantino dei tempi scolastici in cui Aiwanger utilizzava espressioni antisemite. La smentita dello stesso che ha definito disgustoso il contenuto ipotizzando però che lo avesse redatto il fratello non ha convinto la stampa e soprattutto non e’ piaciuta a Soder che , in questo periodo, vuole differenziarsi dai toni neonazisti dell’ AfD. Tanto da mettere in pericolo il ruolo di suo vice di Aiwanger.
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Autore. Alessandro Perelli è Vice Presidente di ALDA (Associazione del Consiglio d'Europa) e membro del Consiglio di amministrazione, in rappresentanza della Regione Friuli-Venezia Giulia, Italia. Dal 1980 ha lavorato alla Regione e dal 1999 presso il Servizio Relazioni Internazionali dove si è occupato di progetti e accordi di cooperazione internazionale fino ad agosto 2017. Dal 2000, anno in cui la Regione Friuli-Venezia Giulia è entrata a far parte di ALDA, Perelli ne ha seguito la vita associativa per conto della regione , facendo parte del Consiglio Direttivo, dove ricopre dal 2016 il ruolo di Vice Presidente. È particolarmente interessato all'area del Mediterraneo e alla creazione delle nuove Agenzie della Democrazia Locale in Tunisia e Marocco. Inoltre, Perelli ha seguito le attività delle Agenzie a Verteneglio, nell'Istria croata e Gyumri in Armenia con cui è associata la Regione Friuli-Venezia Giulia e Niksic in Montenegro di cui la Regione che rappresenta è capofila. Ha partecipato ai lavori preparatori della neonata Rete Balcanica per la Democrazia Locale (BNLD) svolgendo attività di promozione di ALDA in qualità di ambasciatore organizzando convegni di cui uno a Lecce con la presenza di enti e associazioni locali e uno all'Università di Trieste insieme a l'Associazione giovanile serba. Inoltre, per conto della Regione Friuli-Venezia Giulia, è entrato a far parte della Commissione Consultiva Nazionale sulla nuova Legge di Cooperazione e del Gruppo di Lavoro Interregionale Nazionale, occupandosi in particolare del tema dell'adesione dei Paesi dei Balcani Occidentali all' Unione Europea e alla creazione di un mercato unico, proseguendo la collaborazione con la Camera di Commercio serba anche dopo il suo pensionamento. Alessandro Perelli ha inoltre svolto attività politica come segretario provinciale del Psi, assessore e consigliere comunale di Trieste. Ha collaborato scrivendo articoli di politica estera per il quotidiano Avanti! i e oggi per la Giustizia online È anche presidente dell'Associazione Culturale "Socialisti liberali triestini".