Berlusconi assolto nel Ruby ter. Sulla vicenda della supposta nipote di Mubarak e sui presunti reati di concussione, di falsa testimonianza e anche di induzione alla prostituzione si sono celebrati tre processi distinti, mischiando morale e penale, pregiudizio e giudizio, disponibilità e prostituzione. Berlusconi ha dovuto subire 11 anni di massacro mediatico, di telefonate private sbattute sui giornali, di gogna e di persecuzione. Ha dovuto subire, in generale, addirittura 136 processi da una magistratura che, come ha osservato Palamara, nel suo libro confessione, lo aveva messo nel mirino politicamente. Se Letta e Bonacini riconoscono che Giorgia é “brava” pur partendo da posizioni diverse, sarebbe ora che la sinistra italiana riconoscesse che Berlusconi è stato un perseguitato e che la sua persecuzione é stata sopportata solo perché il cavaliere ha risorse e mezzi di informazione davvero consistenti. Un potere, questo, che certo non poteva avere Bettino Craxi, condannato in via definitiva per finanziamento illecito e reati connessi in due processi solo perché “non poteva non sapere”. E sarebbe ora che questa sinistra ammettesse che l’uso politico della giustizia ha finito per penalizzare l’area moderata del centrodestra e per premiare quella estrema. E che non un solo voto questa via giudiziaria ha spostato a sinistra. Forza Italia propone una commissione parlamentare sull’uso politico della giustizia, retrodatandone l’azione all’ingresso di Berlusconi in politica. Ma la storia dell’uso politico della giustizia, la sua gamba tesa sul sistema dei partiti, selezionando quelli da mettere sul banco dell’accusato e quelli che potevano salire sui banchi dell’accusa, e che ha inciso pesantemente sulla fine del vecchio sistema politico, inizia prima. Ed é poi il motivo della discesa in campo di Berlusconi. Il sipario del caso italiano si apre con Tangentopoli e riguarda le indagini, i processi e le condanne perpetrate. Se commissione di indagine sia, lo sia a partire da Tangentopoli. Sarebbe veramente assurdo costituire, se mai si dovesse costituire, una commissione ad usum Berlusconi.
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Direttore. Nasce a Reggio Emilia nel 1951, laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Bologna nel 1980, dal 1975 al 1993 é consigliere comunale di Reggio, nel 1977 é segretario provinciale del Psi, nel febbraio del 1987 è vice sindaco con le deleghe alla cultura e allo sport, e nel giugno dello stesso anno viene eletto deputato. Confermato con le elezioni del 1992, dal 1994 si dedica ad un’intensa attività editoriale (alla fine saranno una ventina i libri scritti). Nel 2005 viene nominato sottosegretario alle Infrastrutture per il Nuovo Psi nel governo Berlusconi. Nel 2006 viene rieletto deputato nel Nuovo PSI. Nel 2007 aderisce alla Costituente socialista nel centro-sinistra. Nel 2009 é assessore allo sport e poi all’ambiente nel comune di Reggio. Dal 2013 al 2022 dirige l’Avanti online.
2 commenti
Se non ricordo male, proprio tu scrivesti che le cose presero una strada, a dir poco, sbagliata nel 1989 con la caduta del muro di Berlino. Concordo con quest’ analisi e se ,sottolineo se, ci sarà una commissione, sarebbe giusto partire da li
E non sarebbe mai troppo tardi.. condivido pienamente. Grazie direttore e Avanti così..