Ma come ce li vedo lì, al Parlamento, illuminati dalla luce lattea dei neon che, mentre si erigono in tutta la loro fisica statura, con drappo, stivale e cappello piumato incrociano i tagliacarte e solenni:
“Una sputtanata per tutti, una puttanata per uno!”
Sarà che i cognomi in rima mettono sempre allegria, ma questo trio di FI è davvero all’erta e pieno di brio: Cirielli, Rampelli e Donzelli. Tre moschettieri che in un anno di attività, ci hanno regalato vere, grandi emozioni.
Riflettendoci, più che i Tre Moschettieri, questi sono supereroi, sono i Power Rangers, gli X-Men, i Fantastici 3, tanto è certo che arriverà anche il quarto. Le regole e il plot sono sempre gli stessi: una capacità, un potere, una skill ad ogni personaggio. Il primo che abbiamo avuto modo di conoscere, l’audace che per primo sfoderò carta, penna e calamaio fu il temerario Massimo Cirielli: il supereroe con l’abilità di vedere la gente nuda, con il potenziamento di vedere tanto più nudo, quanto più scuro è il colore della pelle. Un vero difensore dell’intera cittadinanza italiana, che ha rischiato di soccombere a fronte di cotanta minaccia sociale.
Il secondo moschettiere, il Power Ranger verde è colui che coraggiosamente ha deciso di sfoderare a sua volta il tagliacarte e mostrare a tutti i suoi poteri è il prode Rampelli: colui che vede la gente poliglotta e che, in soccorso al compagno d’arme Cirielli, troppo oberato dalla missione di individuare gli africani nudi, è intervenuto allargando la platea degli elementi pericolosi per la popolazione, con la proposta di procedere a multare, anche in maniera significativa, coloro che non si atterranno alle indicazioni fornite e al rispetto della messa al bando di tutti quei sostantivi, avverbi ed aggettivi inseriti nell’Indice dei termini proibiti.
Arriviamo ora all’ultimo coraggioso, il vero eroe, il più ostacolato nella sua missione salvifica; colui che aveva già tentato, nel mese di gennaio, di raggiungere gli altri moschettieri; colui che non demorde e mai ha taciuto ingiustizie e prepotenze. Insomma il nostro Guglielmo il Maresciallo, il cavaliere perfetto: Giovanni Donzelli.
L’ultimo moschettiere, il Power Ranger nero, è l’uomo che ha prima scovato, poi coraggiosamente denunciato la profonda ingiustizia verificatasi nel nostro Paese. Riporto con profondo scoramento e sconcerto che, nell’atto encomiabile di difesa dei sacri patrii confini, il valoroso Generale della Folgore dell’Esercito italiano, Giovanni Vannacci, è stato sospeso e tutt’oggi subisce le peggiori angherie, a causa della diffusione della sua Opera omnia. Il capolavoro della letteratura, diffuso mezzo web, che rappresenta una degli ultimi, veri, best-seller verità che il mondo dell’informazione ci consegna. Nell’opera il generale, nell’ultimo estremo atto di libertà e coraggio riposiziona le donne al loro ruolo per cui sono state messe su questa terra, grazie alla gentile concessione della costola adamitica, per proseguire poi sul tema dell’immigrazione e dell’omosessualità.
Disturbandolo mentre prosegue il vitale compito di passare al trita-carte i dozzinali scritti di Voltaire, Popper, Locke, Rousseau, Montesquieu e, soprattutto quei vergognosi volumi dal titolo incomprensibile, mi sembra di ricordare qualcosa che avesse a che fare con il criticare una ragione pura o pratica di tale Kant (Rampelli presto! Corri! Una parola straniera!), niente di rilevante, Donzelli ci conferma di essersi unito a Cirielli e Rampellli;
«Non potevo sottrarmi a questa importante missione, è vitale per il nostro paese e, se ci coordiniamo bene, l’utilizzo dei nostri superpoteri potrà davvero salvare l’umanità. Cirielli andrà in avanscoperta, individuerà facilmente gli individui pericolosi, grazie al potere del “vedo nudo”, a lui seguirà Rampelli con il caravanserraglio e lo sceriffo di Sherwood, addetto alla riscossione delle ammende. Per finire arriverò io, a tagliuzzare le lingue dei blasfemi che vanno diffondendo l’eversiva teoria che recita “La mia libertà finisce dove incomincia la libertà dell’altro”. Oltretutto non se ne capisce il significato, quale libertà?»
Parole risolute quelle dell’ultimo supereroe. Donzelli serafico ci saluta, raggiungendo gli altri due eroi con cui terrà la prima riunione ufficiale, dove dovranno decidere l’uniforme da indossare.
Non mi resta che congedarmi a mia volta, nella trepidante attesa di sentir risuonare quel motto che, grazie al loro impegno, sono certa si diffonderà a macchia d’olio, e allora:
“Una sputtanata per tutti, una puttanata per uno!”