di Luciano Fagagnini.
Ho apprezzato e sto apprezzando le iniziative della Associazione Socialista Liberale, in special modo il forum tenuto sabato 18 marzo.
Sono assolutamente d’accordo che gli storici ideali socialisti debbano costituire la base culturale della Associazione e su questi non voglio soffermarmi considerandoli scontati.
Quello che invece mi preme sottolineare è la credibilità di quanto ci si accinge ad intraprendere. Non deve assolutamente apparire come una delle tante manovre di potere. Quanto è accaduto negli ultimi anni ci deve far riflettere.
1.- Grillo con due messaggi (“onestà” e “vaffa”) ha avuto quasi un plebiscito: il risultato è stato quello (ad essere buoni) di dilettanti allo sbaraglio che, con il superbonus e il reddito di cittadinanza, hanno prodotto più disonestà che altro.
2.- Renzi con la sua “rottamazione” ha raggiunto il 40%, ma poi si è dimostrato totalmente inaffidabile e a tutt’oggi è il più rottamato di tutti.
3.- Salvini, finalmente l’“uomo forte” e tutti a salire sul suo carro, ben presto si è mostrato una vera e propria tigre di carta.
4.- Giorgia Meloni, emblema della coerenza, dimostrando di non essere interessata al potere, dal 3% ha conquistato la fiducia degli elettori stando furbescamente all’opposizione.
Quello che invece mi preme sottolineare è la credibilità di quanto ci si accinge ad intraprendere. Non deve assolutamente apparire come una delle tante manovre di potere. Quanto è accaduto negli ultimi anni ci deve far riflettere.
1.- Grillo con due messaggi (“onestà” e “vaffa”) ha avuto quasi un plebiscito: il risultato è stato quello (ad essere buoni) di dilettanti allo sbaraglio che, con il superbonus e il reddito di cittadinanza, hanno prodotto più disonestà che altro.
2.- Renzi con la sua “rottamazione” ha raggiunto il 40%, ma poi si è dimostrato totalmente inaffidabile e a tutt’oggi è il più rottamato di tutti.
3.- Salvini, finalmente l’“uomo forte” e tutti a salire sul suo carro, ben presto si è mostrato una vera e propria tigre di carta.
4.- Giorgia Meloni, emblema della coerenza, dimostrando di non essere interessata al potere, dal 3% ha conquistato la fiducia degli elettori stando furbescamente all’opposizione.
Staremo a vedere.
E’ davanti agli occhi di tutti la “disaffezione” dei cittadini nei confronti della politica sfociata in un preoccupante assenteismo. Una vera e propria massa di cittadini (e di voti). La gran parte di questi auspica una POLITICA vera, rivolta agli interessi generali del paese e non agli interessi di parte.
E’ necessario che giunga, soprattutto a questi cittadini un MESSAGGIO chiaro, non equivocabile e convincente che l’Associazione è sinceramente rivolta ai “bisogni” che emergono da una società moderna in rapida trasformazione. Esigenze di cittadini che non avvertono lo Stato come un “amico”, di cittadini che in tutti i campi del vivere civile, nel lavoro, nella scuola, nella sanità, nella ricerca, ma anche nelle carceri vedono quotidianamente calpestata la loro dignità.
La tutela della DIGNITA’ dell’uomo (nel senso di genere umano comprendente anche la donna che non è un genere in via di estinzione che deve essere tutelato) è un valore universale che coinvolge ed è insito in tutti i valori del socialismo ai quali ci vogliamo riferire, dalla libertà all’uguaglianza, dai diritti ai doveri, dalla giustizia alla solidarietà, alla laicità dello stato, i valori del convivere civile tra i cittadini e del cittadino nei confronti dello stato.
Un messaggio chiaro, coerente, ripeto soprattutto credibile, perseguito come segno inequivocabile, quasi un mantra, che ricorra come una bandiera, in ogni iniziativa politica o legislativa che venga promossa. SE ci fosse da trovare uno slogan “dignità” è certamnete il più significativo. Uno slogan ripetuto e ripetuto. più volte, ben riconoscibile in proposte prive di ogni miope ideologismo ma pragmaticamente fondate invece sull’interesse di tutti i cittadini e non solo di una parte di essi ancorché maggioritaria. Un messaggio rivolto in particolare ai cittadini disaffezionati e delusi che si sono allontanati ma che avvertono il desiderio se non il bisogno di credere e affidarsi nuovamente alla politica nei suoi valori.
E’ ovvio che l’Associazione, nel suo operare, debba cercare e soprattutto trovare un consenso nei cittadini, altrimenti “parole al vento”. Un consenso che al momento opportuno possa tradursi in un consenso anche politico negli elettori. Perché ciò avvenga, il messaggio deve essere credibile e quindi non può e non deve essere minimamente sospettato di manovre elettorali, più precisamente pre-elettorali. Non sono ammissibili accordi elettorali tra partiti o fazioni, come nelle ultime e direi fallimentari tornate elettorali, finalizzati solo a garantire un maggior numero di seggi, insomma la “poltrona” a qualcuno, piuttosto che la governabilità del Paese. E’ bene sottolineare questo che può sembrare scontato ma non è sufficientemente condiviso.
E’ davanti agli occhi di tutti la “disaffezione” dei cittadini nei confronti della politica sfociata in un preoccupante assenteismo. Una vera e propria massa di cittadini (e di voti). La gran parte di questi auspica una POLITICA vera, rivolta agli interessi generali del paese e non agli interessi di parte.
E’ necessario che giunga, soprattutto a questi cittadini un MESSAGGIO chiaro, non equivocabile e convincente che l’Associazione è sinceramente rivolta ai “bisogni” che emergono da una società moderna in rapida trasformazione. Esigenze di cittadini che non avvertono lo Stato come un “amico”, di cittadini che in tutti i campi del vivere civile, nel lavoro, nella scuola, nella sanità, nella ricerca, ma anche nelle carceri vedono quotidianamente calpestata la loro dignità.
La tutela della DIGNITA’ dell’uomo (nel senso di genere umano comprendente anche la donna che non è un genere in via di estinzione che deve essere tutelato) è un valore universale che coinvolge ed è insito in tutti i valori del socialismo ai quali ci vogliamo riferire, dalla libertà all’uguaglianza, dai diritti ai doveri, dalla giustizia alla solidarietà, alla laicità dello stato, i valori del convivere civile tra i cittadini e del cittadino nei confronti dello stato.
Un messaggio chiaro, coerente, ripeto soprattutto credibile, perseguito come segno inequivocabile, quasi un mantra, che ricorra come una bandiera, in ogni iniziativa politica o legislativa che venga promossa. SE ci fosse da trovare uno slogan “dignità” è certamnete il più significativo. Uno slogan ripetuto e ripetuto. più volte, ben riconoscibile in proposte prive di ogni miope ideologismo ma pragmaticamente fondate invece sull’interesse di tutti i cittadini e non solo di una parte di essi ancorché maggioritaria. Un messaggio rivolto in particolare ai cittadini disaffezionati e delusi che si sono allontanati ma che avvertono il desiderio se non il bisogno di credere e affidarsi nuovamente alla politica nei suoi valori.
E’ ovvio che l’Associazione, nel suo operare, debba cercare e soprattutto trovare un consenso nei cittadini, altrimenti “parole al vento”. Un consenso che al momento opportuno possa tradursi in un consenso anche politico negli elettori. Perché ciò avvenga, il messaggio deve essere credibile e quindi non può e non deve essere minimamente sospettato di manovre elettorali, più precisamente pre-elettorali. Non sono ammissibili accordi elettorali tra partiti o fazioni, come nelle ultime e direi fallimentari tornate elettorali, finalizzati solo a garantire un maggior numero di seggi, insomma la “poltrona” a qualcuno, piuttosto che la governabilità del Paese. E’ bene sottolineare questo che può sembrare scontato ma non è sufficientemente condiviso.