Di Partito Socialista Italiano – Federazione di Treviso
Chiediamo a tutti i CONSIGLIERI COMUNALI di condividere l’iniziativa del Partito Socialista portando nei Consigli Comunali una Mozione a sostegno e difesa della Sanità pubblica
La sanità pubblica è un diritto fondamentale di ogni cittadino e cittadina. Essa garantisce l’accesso alle cure mediche, alla prevenzione e alla promozione della salute, indipendentemente dal reddito, dall’età o dalla condizione sociale. La sanità pubblica è anche un fattore di coesione sociale e di sviluppo economico, in quanto contribuisce a ridurre le disuguaglianze e a migliorare la qualità della vita delle persone. Difendere la sanità pubblica significa quindi difendere il bene comune e il futuro del nostro paese.
La sanità pubblica è però messa a dura prova da diversi problemi, come la continua privatizzazione di servizi sanitari primari da parte delle regioni, il finanziamento insufficiente, il personale carente, le strutture obsolete, le liste d’attesa troppo lunghe, la burocrazia eccessiva. Questi problemi compromettono l’efficienza e l’equità del sistema sanitario e minano la fiducia dei cittadini e delle cittadine. Per questo è necessario intervenire con urgenza per riformare e rafforzare la sanità pubblica, garantendo risorse adeguate, investimenti in innovazione, valorizzazione delle professionalità, semplificazione delle procedure e partecipazione degli utenti.
Difendere la sanità pubblica non significa solo difendere uno status quo, ma anche promuovere un modello di salute basato sulla prevenzione, sull’educazione, sulla responsabilizzazione e sulla collaborazione tra i diversi attori del sistema. Un modello di salute che metta al centro le persone e le loro esigenze, che rispetti la loro dignità e la loro autonomia, che favorisca l’integrazione tra i servizi sanitari e quelli sociali, che valorizzi le reti territoriali e le esperienze di mutualismo e di volontariato. Un modello di salute che sia sostenibile dal punto di vista economico, ambientale ed etico.
Difendere la sanità pubblica è quindi una scelta di civiltà, di giustizia e di solidarietà. Una scelta che richiede il coinvolgimento e il sostegno di tutti i soggetti interessati: istituzioni, operatori sanitari, associazioni, cittadini e cittadine. Solo così possiamo garantire il diritto alla salute per noi e per le generazioni future.
Per farlo, ci sono alcune azioni che possiamo compiere nella nostra vita quotidiana e nel nostro ruolo di elettori. Ecco alcune idee:
– Informarsi sulle politiche sanitarie dei vari partiti e candidati, e votare in modo consapevole e responsabile per chi difende gli interessi della collettività e non quelli di lobby o interessi privati.
– Partecipare alle iniziative di sensibilizzazione e di mobilitazione sociale per la difesa della sanità pubblica, come le manifestazioni, le petizioni, le campagne informative.
Chiediamo pertanto a tutti i Consiglieri Comunali di supportare l’iniziativa del Partito Socialista portando nei Consigli Comunali l’allegata Mozione a sostegno e difesa della Sanità pubblica.
Francesco Secchieri – Segretario Provinciale PSI Treviso
Ottavio Pasquotti – Consiglio Nazionale PSI
IL federalismo deve privilegiare la sanità pubblica
Sanità pubblica per tutti, tempestiva ed efficace
I sottoscritti Consiglieri Comunali
Constatato che:
La gestione della sanità del nostro Paese è un problema che condiziona in modo negativo la vita di tutti i cittadini
Le preoccupazioni riguardano molti aspetti che vanno risolti da subito, per offrire una sanità adeguata per tutti coloro che necessitano di cure in tempi rapidi e di qualità.
La sanità pubblica è diventata un diritto per pochi, perché in molti non riescono a ricevere un servizio sanitario efficace ed efficiente.
In molte realtà territoriali, anche i medici di base che vanno in pensione, non vengono più sostituiti e tutta la medicina sul territorio soffre di una carenza cronica del personale. Nelle strutture mancano medici e personale e le attività sono al collasso per mancanza di personale e fondi
La complementarietà della sanità privata è diventata concorrenzialità attraverso il trasferimento di fondi dal pubblico al privato come criterio per indebolire la sanità pubblica ed indirizzare la richiesta verso il privato.
Chiedono
Che in tutta la normativa di legge e nelle norme per il federalismo, al servizio pubblico siano assegnati non meno del 90% dei fondi destinati alla sanità e venga previsto per le Regioni l’obbligo di erogare almeno l’90% delle prestazioni direttamente attraverso strutture e servizi pubblici, con obbligo di commissariamento per le Regioni che non rispettano il vincolo di destinazione dei fondi.
Che vengano da subito addottati interventi di forte adeguamento salariale per tutto il comparto sanitario, recuperando i fondi oggi indirizzati alla sanità privata e/o convenzionata, allo scopo di remunerare adeguatamente chi sceglie di restare e/o ritornare nella sanità pubblica.
Che venga valorizzata la possibilità del lavoro intramoenia escludendo ogni altra attività al di fuori del servizio sanitario pubblico
Che venga riorganizzato e/o superato il sistema del numero chiuso per l’accesso alle professioni sanitarie e riorganizzate, potenziate e fortemente finanziate le scuole di specializzazione di area sanitaria, con particolare attenzione ai comparti in cui oggi c’è fortissima carenza.
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