Di Lidano Grassucci
Erano maestre con la penna rossa votate, si votate, alla causa del socialismo che non è mai stato solo nutrire le carni ma sempre far volare le menti. Le maestre insegnavano a leggere e a scrivere uomini fatti, alla luce di candele fioche ma alla fine della lezione, una lettera in più imparata e una idea nuova per capire le cose del mondo. Ho pensato a loro davanti alla storia di Hope Carrasquilla. Lei dirigeva una scuola in Florida, la Tallahassee Classical School, insegnava con passione e voleva spiegare ai ragazzi la bellezza con un esempio della realtà: il David di Michelangelo.
Che dire? Puoi solo stupire, puoi solo da lì capire come abbiamo cominciato a pensare al centro l’uomo e non Dio con le sue ire.
No, come chi voleva il monopolio della conoscenza e fare esclusi gli altri solo “proletari”, hanno detto che non si poteva fare che era non la bellezza della capacità di “fare vivo il marmo”, ma era sporco, era pornografico perché è sporco il corpo dell’uomo, è sporca la natura, ha sbagliato l’evoluzione o il creatore e dobbiamo nascondere, dobbiamo far finta di non vedere.
La professoressa è stata licenziata per… licenziosità di bellezza, per la paura che fa il sapere. I genitori contestavano che lei avesse presentato ai ragazzi di prima media, nel corso d’arte, la scultura del David di Michelangelo, perchè pornografica. Il combinato disposto di un mondo che non ha conoscenza del passato e speranza nell’avvenire appiattito in un piatto presente.
Hope Carrasquilla è venuta in Italia a Firenze, si è meravigliata di una cosa meravigliosa che voleva condividere con ragazzi che hanno bisogno di vivere e possono vivere persi nella loro valle e capire di calibro di pistole o sapere che oltre il monte c’è un mondo, una storia, e la bellezza è del creato ma è anche delle creature.
La bellezza diventa uno scandalo, la scuola non insegna più cose differenti e difficili ma conferma i pregiudizi di famiglie sempre più ignoranti. Questo è il tempo in cui non ci sono più maestre dalla penna rossa, non c’è più l’umile che vuole sfidare il potente ma non sul potere, ma sul sapere.
Il licenziamento della professoressa è pornografia.
Poi si chiedono a cosa serve il socialismo.