La BCE alza i tassi di un quarto di punto e arrivano al 4,25%. La decisione è stata presa per frenare l’economia e rallentare l’inflazione.
Sui mutui si prevede una stangata.
Chissà perché queste cose succedono sempre ad agosto a rendere problematiche le vacanze degli italiani già angosciate di suo. Con i prezzi della benzina alle stelle, dai viaggi in autonomia ai trasporti, dagli hotel ai voli aerei, dalle autostrade alla spesa al supermercato, le vacanze sono diventate proibitive e va sempre più di moda il panino e l’asciugamano, con il sedere seduto sul bauletto frigo che ombrellone e sedia sdraio costano una cifra.
All’austerity vacanziera si sommano i rialzi dei mutui in crescendo dal gennaio 2022.
Da alcuni conteggi fatti da esperti (Milano Finanza) una rata campione, che un anno e mezzo fa ammontava a 456 euro, già a gennaio 2023 era arrivata a 619 euro e oggi, con l’ultimo aumento, tocca 742 euro.
E la fine delle vacanze non fa certo ben sperare.
La presidente Lagarde ha già dichiarato che a settembre bene che potrà andare ci sarà una sospensione dei rialzi, ma mai una diminuzione, probabilmente un nuovo aumento.
Cala intanto il potere di acquisto della moneta e gli stipendi rendono sempre meno grassi i portafogli.
Lo Stato latita, come ha sempre fatto, e Salvini ha promesso un monitoraggio dei prezzi dei carburanti sulle autostrade.
Che culo, siamo salvi, forse a ottobre ne sapremo qualcosa.
Ma in autunno non si va in vacanza e frattanto alle pompe la benzina sfora i 2,00 euro (in autostrada e al servito).
Machissenefrega, del resto è dal 1995 che siamo in perenne crisi economica, il callo ormai l’abbiam fatto e chi è nato in quegli anni oggi ha 30 anni.
Qualcuno non molti anni fa la chiamò “generazione Telemaco”, volta a recuperare dai padri indicazioni di vita così come fece Telemaco nei confronti di Ulisse, per superare i disagi di un’epoca caratterizzata da crisi ed incertezza politica, sociale, economica.
Peccato che i destinatari del mito omerico non si prestino a incarnarlo, vivono nel caos del precariato, nei disagi della carenza dei mezzi, nella nebbia di un incerto futuro, non hanno padri da uccidere, non hanno fratelli maggiori da epurare, non hanno madri da violentare, altrimenti sarebbero stati una perfetta “generazione di Edipo”.
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Massimo Carugno
Vice Direttore. Nato nel 1956, studi classici e poi laurea in giurisprudenza, oggi è avvocato nella sua città, patria di Ovidio e Capograssi: Sulmona. Da bambino, al seguito del padre ingegnere, ha vissuto, dall’età di 6 sino ai 12 anni, in Africa, tra Senegal, Congo, Ruanda, Burundi, rimanendo anche coinvolto nelle drammatiche vicende della rivolta del Kivu del 1967. Da pochissimi anni ha iniziato a cimentarsi nell’arte della letteratura ed ha già pubblicato due romanzi: “La Foglia d’autunno” e “L’ombra dell’ultimo manto”. È anche opinionista del Riformista, di Mondoperaio e del Nuovo giornale nazionale. Impegnato in politica è attualmente membro del movimento Socialista Liberale.