Di Angelo Zubbani
Credevamo di averle viste davvero tutte in tanti anni di militanza socialista ma quello a cui si sta assistendo ora supera davvero ogni immaginazione, l’affondamento di una nave con quel che resta dell’equipaggio per volontà di un capitano in preda ad un hybris tracotante che non può che portare ad un castigo definitivo e finale.
Abbiamo sempre lavorato con pazienza ed umiltà nell’interesse dell’unità del partito ma quello a cui stiamo assistendo è davvero intollerabile e se qualcuno crede che si possa assistere in silenzio alla caccia degli ultimi volenterosi compagni presi di mira dall’arroganza di una segreteria e una direzione asservita ad un partito ben altro da noi e con meno idee, progetti e prospettive, si sbaglia!
E’ tempo di far scendere chi si è rivelato incapace e inadeguato di guidare la nostra pur leggera imbarcazione.E’ questa una stagione in cui i numeri,presi anche con false promesse, non bastano a governare un paese sprofondato in un mondo in rapido mutamento, schiacciato tra la necessaria transizione ecologica e un liberismo sfrenato con la politica spinta sempre più lontana dalle gente,dai territori e dai loro bisogni e dalle loro aspettative.
E’ in questa stagione che c’è bisogno di idee e principi che riavvicinino la politica alle persone là dove queste vivono, che si torni a parlare di identità, storia, giustizia sociale e cultura. Per questo non servono grandi numeri, servono buone teste e un buon pensiero.
Come si vede quando manca il pensiero che li guida spesso i numeri portano a conflitti e contrasti, correnti e contrasti di interessi; non è forse questo che sta succedendo sotto gli occhi di tutti nei maggiori partiti della sinistra?
I balbettii di una segretaria smarrita e le gag di un comico dovrebbero orientare le scelte di un popolo?
In questa stagione quel poco che resta del Partito Socialista potrebbe rappresentare una risorsa inaspettata, forse non per qualche singolo più opportunista o ambizioso tra noi ma probabilmente per il Paese sì.
Siamo rimasti pochi pretoriani, ma ancora armati delle nostre vecchie armi, quelle che ci hanno accompagnato in ogni momento nella nostra storia, quelle che ci hanno fatto attraversare i tempi più bui ,che sono le nostre idee ed i nostri principi.
I socialisti veri lo sanno, sanno qual è la rotta e di sicuro sanno che non è questa che ci vede a rimorchio, inebetiti di un carro ben più smarrito di noi.
Chi pensa che quel che resta di un partito che ha scritto le pagine più belle della storia del nostro paese meriti di essere barattato con qualche posto di seconda linea nelle schiere di una compagine più grande ma ben più smarrita di noi si sbaglia!
.E’ tempo che ci si parli di più e si valuti chi, sentendosi ancora socialista, voglia continuare a lavorare per un partito che torni a vivere con una propria identità e con una propria linea politica.
Siamo stanchi di veder ridotto il PSI ad un condominio ,bombardato da insulti e forzature, governato in punta di forchetta da dirigenti azzeccagarbugli e senza scrupoli che invece di tessere una linea politica chiara si occupano di cercare improbabili compagnie, pur anche sulle ali estreme , e di commissariare e denigrare chi non la pensa come loro.
Rimarrà un solo mohicano e non godrà neppure della resa delle armi perché di glorioso non è rimasto più nulla attorno a lui, e in un partito che si rispetti, in un qualunque partito, anche il più scalcagnato, quando la nave scricchiola si convoca un congresso serio e si invita chi sa, può, e ancora ne ha le energie a candidarsi con una linea politica chiara che riporti la nave in galleggiamento.
In politica non sono ammessi suicidi di massa, c’è ancora chi vuole sopravvivere, anzi, c’è ancora chi vuole tornare a vivere. Siamo pochi? Staremo più vicini, avremo confronti più serrati e vedremo più chiaro attorno a noi e pure più lontano.
Ora però basta temporeggiare, ci stiamo svenando e non possiamo più restare a guardare, si torni ad essere seri, è una stagione dove c’è più bisogno che mai dell’idea socialista di giustizia sociale, da coniugare armoniosamente da ognuno nel proprio territorio così come nell’unico paese che abitiamo con vista Europa e…. il mondo!!
(Presidente Direzione Psi Toscana)