FEDERAZIONE DEI GIOVANI SOCIALISTI – SICILIA
La Federazione dei Giovani Socialisti di Sicilia, a margine delle minacce di commissariamento della sezione regionale veneta del Partito Socialista Italiano derivanti da una delibera della direzione nazionale del PSI, manifesta tutta la sua solidarietà al compagno Riccardo Mortandello, che riconosce come unico e legittimo segretario del partito in Veneto, e agli organismi rappresentativi, regolarmente eletti dal congresso dello scorso novembre.
Non si tratta di un caso isolato. Già ad aprile 2022 il partito provinciale a Palermo è stato commissariato 24 ore prima del congresso regolarmente convocato. Malgrado il segretario nazionale, allora uscente, si propose come garante della democrazia interna e dell’autodeterminazione dei territori, il partito è, ancora oggi, in mano a un commissario.
A molte realtà allineate è, invece, permesso tutto. Così, mentre il Veneto viene commissariato perché l’esito del congresso non è piaciuto agli estensori delle regole congressuali allineati alla segreteria nazionale, altrove i congressi regionali e provinciali non vengono celebrati da anni, con somme di incarichi tra loro incompatibili.
Mentre viene commissariata l’unica regione che ha eletto in grandi città in alleanze compatibili con l’indirizzo dell’ultima mozione Maraio, in altre regioni è permesso in capoluoghi di esprimere candidature in alleanze con Fratelli d’Italia senza, per questo, vedere alcun provvedimento politico, per il solo merito di essere allineati.
L’opposizione feroce e la violenza a qualsiasi voce fuori dal coro rappresentano un problema politico esistenziale e sistemico all’interno del partito che ne mina dignità e autorevolezza. Partito che abbiamo contribuito a rifondare oltre quindici anni fa. Autorevolezza legata alla distanza siderale da atteggiamenti staliniani nei confronti delle minoranze interne.
Questo stalinismo interno verso compagni non allineati, come PSI Veneto e PSI Palermo, fa il paio con gli atteggiamenti escludenti e ostracisti nei confronti dei giovani della FGS e delle voci da loro scelte per essere rappresentati, come lapalissiano dai troppi tentativi, territorialmente circoscritti o estesi, perpetrati.
Il contrasto alle minoranze porta il PSI su atteggiamenti censori e sovietici che nulla hanno a che vedere col socialismo democratico. Su queste basi nulla può essere costruito: tutto viene distrutto.
Ribadendo dunque tutta la nostra solidarietà ai compagni veneti e al loro legittimo segretario Mortandello, chiediamo formalmente agli organismi dirigenti nazionali e territoriali del partito di desistere da pratiche staliniane di commissariamento e di sciogliere i commissariamenti in atto, con una decisione politica che tuteli l’autonomia dei territori e la democrazia interna, e di porre in essere una severa autocritica pubblica e interna al partito, soprattutto sulle criticità allarmanti della gestione degli ultimi anni e sulle responsabilità di dirigenti nazionali e territoriali del partito sull’abbandono di migliaia di tesserati, sull’estrema dissipazione di consenso, sulla perdita di capacità politiche ed elettorali a tutti i livelli e sulla incompatibilità tra il socialismo democratico e le condotte tenute internamente al partito e sui territori da organismi di garanzia, dirigenti nazionali e membri di segreteria.
19 giugno 2023
Il direttivo regionale
FGS – Sicilia