Di Lidano Grassucci
Un prete, un cardinale, che deve parlare di una storia complicata, di un uomo complicato. Il cardinale è il cardinale di Milano, cardinal Delpini, l’uomo di cui deve parlare è Silvio Berlusconi.
Un uomo di Dio e un uomo del mondo i cui destini si incrociano nello strano incontro di chi deve parlare e di chi sarà oggetto della sua parola.
Sul treno in viaggio mi chiedono: sentito l’omelia del cardinale su Berlusconi? Conversazione da treno la mattina dove le cose, e le parole, viaggiano su rotaie. E’ l’evidenza che quel “discorso” ha raggiunto le persone, ha dato brividi.
Cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? E’ stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia… E’ un uomo e ora incontra Dio
Un prete e un uomo, non un cardinale e un capo. Il prete non guarda i colori del quadro, ma il bianco e nero di questa vita.
Berlusconi era potente, aveva successo, ha fatto cose, ha visto quello che non c’era e in questo mondo ha cercato le rose, qualcuna strappata, qualcuna perduta nel gelo o nella calura. Il cardinale non cerca parole complicate, cerca scrupolosamente le parole del Signore che non sono semplici, o altisonanti ma hanno senso. Ogni parola ha senso, ogni parola è collocata nell’armonia di un discorso sofisticato, ma senza citazioni, senza greco o latino, ma con la saggezza di Santa Romana Chiesa che ha visto umili e potenti, arroganti e miti, se stessa coinvolta nella vanità che, quindi, conosce più di ogni altro l’umano e dice di un uomo al cospetto di Dio.
Parole che rendono brutto il tifo, misero l’odio.
Contento, amato, vivo usa queste tre chiavi per dire.
Tutto il resto si fa vuoto, ciascuno in quelle parole ha rivisto la sua fatica di vivere, quella del padre, della madre, dei vicini nella vita. Per fare discorsi semplici ci vogliono saggezze complicate, sensibilità sofisticate, conoscenze del mondo da biblioteca di Alessandria, ci vuole cuore di ascoltare.
Capisci perchè in principiò ci fu il verbo.
Leggo poi editoriali d’odio e li trovo così poveri da sentire il dolore