Di Bobo Craxi
“«Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Agatha Christie”
Per valutare l’inefficacia della strategia del cosiddetto “campo largo” sarebbe sufficiente scomodare la “regina del crimine”, posto che un’alleanza politica non danneggia nessuno tranne chi insiste nel praticarla senza significativo successo.
Si può naturalmente obiettare che i test locali non siano sufficientemente probanti, ma il divario delle ultime elezioni regionali segnalano che esiste un grande problema a sinistra che non può risolversi soltanto confidando negli errori altrui nella scelta dei candidati ma è un problema di natura politica e programmatica dell’alleanza.
Ed evidentemente sta nell’incapacità di riassorbire il voto di un pezzo consistente di elettorato che continua a disertare le urne e quando si reca per ragioni spesso lo fa per ragioni militanti ma non si riconosce in un’alleanza in cui prevalgono i toni ed i temi dettati dai radicalismi e dalle estreme.
É presto per dettare l’agenda alternativa, ma non è sbagliato porsi interrogativi su dove conduce questa rotta.
E in una ipotetica primaria di coalizione di Centrosinistra non vi è dubbio che incomincia a stagliarsi la figura di Conte come quella più competitiva; ovvero l’idea fi una sinistra italiana storica ostaggio del populismo generatosi in questi ultimi dieci anni.
Salta agli occhi in Molise la scelta di campo dei cosiddetti centristi, ammantata di scelta locale l’adesione al fronte della Meloni rende più fragile e meno credibile l’idea di un’area riformista che fa dell’ opportunismo tattico la sua condotta politica.
Lotta al precariato, difesa e promozione dei diritti civili, una politica europea degna di questo nome ed una scelta limpida sul terreno del nle alleanze internazionali si devono combinare con una proposta programmatica alternativa che sia in grado di contrastare la destra senza incursioni demagogiche e di corto respiro.
C’è tempo ma il nodo da sciogliere é questo e i risultati sin qui ottenuti incoraggiano un di più di riflessione ora che gli scenari di carattere internazionale imporranno scelte impegnative e che le contraddizioni in seno alla destra indeboliranno il quadro generale.
Una piccola riflessione sull’impegno elettorale socialista. Tutto sempre molto encomiabile ma non ancora sufficiente e sovente scoraggiante. Siccome ci sono passato anche io da queste prove deludenti, un tempo co-guidando una forza minoritaria e recentemente guidando liste alle amministrative non indosseró l’abito della critica facile. Solo che anche questo non può non essere oggetto di riflessione.