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Autore: Alessandro Perelli

Autore. Alessandro Perelli è Vice Presidente di ALDA (Associazione del Consiglio d'Europa) e membro del Consiglio di amministrazione, in rappresentanza della Regione Friuli-Venezia Giulia, Italia. Dal 1980 ha lavorato alla Regione e dal 1999 presso il Servizio Relazioni Internazionali dove si è occupato di progetti e accordi di cooperazione internazionale fino ad agosto 2017. Dal 2000, anno in cui la Regione Friuli-Venezia Giulia è entrata a far parte di ALDA, Perelli ne ha seguito la vita associativa per conto della regione , facendo parte del Consiglio Direttivo, dove ricopre dal 2016 il ruolo di Vice Presidente. È particolarmente interessato all'area del Mediterraneo e alla creazione delle nuove Agenzie della Democrazia Locale in Tunisia e Marocco. Inoltre, Perelli ha seguito le attività delle Agenzie a Verteneglio, nell'Istria croata e Gyumri in Armenia con cui è associata la Regione Friuli-Venezia Giulia e Niksic in Montenegro di cui la Regione che rappresenta è capofila. Ha partecipato ai lavori preparatori della neonata Rete Balcanica per la Democrazia Locale (BNLD) svolgendo attività di promozione di ALDA in qualità di ambasciatore organizzando convegni di cui uno a Lecce con la presenza di enti e associazioni locali e uno all'Università di Trieste insieme a l'Associazione giovanile serba. Inoltre, per conto della Regione Friuli-Venezia Giulia, è entrato a far parte della Commissione Consultiva Nazionale sulla nuova Legge di Cooperazione e del Gruppo di Lavoro Interregionale Nazionale, occupandosi in particolare del tema dell'adesione dei Paesi dei Balcani Occidentali all' Unione Europea e alla creazione di un mercato unico, proseguendo la collaborazione con la Camera di Commercio serba anche dopo il suo pensionamento. Alessandro Perelli ha inoltre svolto attività politica come segretario provinciale del Psi, assessore e consigliere comunale di Trieste. Ha collaborato scrivendo articoli di politica estera per il quotidiano Avanti! i e oggi per la Giustizia online È anche presidente dell'Associazione Culturale "Socialisti liberali triestini".
Di nuovo si nota la regia di Aleksandar Vucic in quello che sta accadendo in Serbia. Il Presidente della Repubblica e leader indiscusso del Sns (partito progressista serbo), gia’ dominatore della scena politica e amministrativa , sembra continuare a dirigere l’orchestra secondo le sue voglie e le sue aspirazioni. E le previsioni di tutti gli danno ragione. Questa volta, dopo aver lanciato a marzo il Movimento nazionale per lo Stato con lo scopo di creare una piattaforma “sopra i partiti”, ha deciso di andare alle elezioni anticipate. Il primo novembre ha firmato il decreto di scioglimento del Parlamento (Narodna Skupstina).…
Le mattanze in Sudan sono all’ordine del giorno. Usiamo questo termine che, come e’ noto, descrive la fase finale della pesca del tonno durante la quale i grossi pesci vengono sottoposti a tortura e ripetutamente colpiti con arpioni, per descrivere i massacri, gli stupri, le violenze che, quasi quotidianamente, il Rapid Support Forces, e cioè il gruppo paramilitare che non si e’ integrato, dopo il colpo di stato militare dell’ottobre 2021, nell’ esercito regolare., sta compiendo nel Paese. La Repubblica del Sudan e’ uno Stato arabo africano situato sotto l’Egitto lambito dal Mar Rosso e attraversato dal Nilo con circa…
L’ Argentina ha voluto premiare il suo Grillo di destra, Javier Milei e’ il nuovo Presidente della Repubblica presidenziale. Ha ottenuto, a scrutinio non ancora ultimato del ballottaggio svoltosi domenica 19 novembre, il 56% dei voti sconfiggendo il suo avversario, il peronista Sergio Massa. Una percentuale inequivocabile che non lascia spazio a eventuali ricorsi nonostante le accuse reciproche di brogli elettorali in una contesa che aveva visto i sondaggisti divisi sul risultato. Anche perché nel primo turno era prevalso Massa. Ma c’ era l’incognita di a chi sarebbero andati i suffragi raccolti allora terza candidata, la conservatrice Patricia Bullrich. Certo,…
Un vero disastro per il Capo di stato Gustavo Petro, il corposo test amministrativo che si e’ tenuto nei giorni scorsi in Colombia e che era il primo importante dopo l’inizio del suo mandato, avvenuto nell’ agosto del 2022, Economista con cittadinanza italiana, Petro e’ il leader del partito Colombia Humana che fa parte della coalizione di sinistra Pacto Historico che aveva spodestato il centro destra prima governante e solido alleato degli Stati Uniti. E proprio in politica internazionale Petro in poco più di un anno di Governo (ricordiamo che il Paese sudamericano situato nella parte nord occidentale dell’America Latina…
Venerdì 17 novembre l’ ALDA ( associazione delle agenzie della democrazia nata in seno al Consiglio d’ Europa con sede a Strasburgo) aprira ‘ una nuova agenzia a Odessa in Ucraina. Alla cerimonia di apertura saranno presenti oltre ai rappresentanti ucraini, il Presidente Oriano Otocan, il Vicepresidente Alessandro Perelli, la Segretaria generale Antonella Valmorbida. L’ agenzia ha lo scopo di promuovere i valori europei contribuendo a favorire l’ adesione dell’ Ucraina all’ Unione Europea attraverso la creazione di un network di soggetti che lavorino su progetti di cooperazione e di sviluppo . La regione Friuli Venezia Giulia sarà , insieme…
Se guardiamo la classifica sulla parità di genere, i Paesi scandinavi sono tra quelli meglio piazzati da tempo. Non parliamo poi dell’Islanda, da quattordici anni al primo posto secondo il World Economic Forum che relega il nostro Paese appena al settantacinquesimo (nonostante la recente nomina a Premier per la prima volta di una donna, Giorgia Meloni). L’Islanda ha costruito negli anni questo suo primato, non tanto per la decisione di assegnare il voto alle donne, che la vide solo al terzo posto dopo Nuova Zelanda e Finlandia, quanto per il complesso delle norme che regolano l’emancipazione femminile e l’uguaglianza trai…
La conferma del socialista Pedro Sanchez alla guida del Governo spagnolo sta per diventare realtà. Lo si era capito già dall’esito delle ultime elezioni politiche anticipate, con l’intelligenza e la cultura politica che lo ha sempre contraddistinto, dallo stesso leader dei PSOE, che si era dimesso prima della fine della legislatura. I socialisti avevano ottenuto un risultato superiore alle aspettative e il primo posto nei consensi non era bastato ai popolari né per assumere la maggioranza assoluta alla Camera né per ottenerla con una coalizione con l’estrema destra di Vox. Re Filippo VI, quando, correttamente dal punto nei vista istituzionale,…
Martedì 31 ottobre, dopo cinque mesi di trattative dall’esito delle ultime elezioni politiche, il Parlamento del Montenegro ha votato il nuovo Governo che sarà guidato da Milojko Spajic. Dopo più di due anni di crisi politiche, disordini interni che hanno segnato il crepuscolo (definitivo?) dell’inossidabile Milo Djukanovic, ha preso il via un Esecutivo che dovrebbe portare governabilità alla piccola repubblica balcanica. Dovrebbe è il verbo giusto perché le incognite rimangono molto grandi. Innanzitutto si tratterà di vedere se la maggioranza che si è formata ha come unico collante la defenestrazione del partito socialista che con Djukanovic aveva governato per decenni…
Tra i sostenitori della scelta dell’ energia nucleare come pulita e non inquinante in quanto le emissioni sono davvero poche ( al posto di fonti problematiche dal punto di vista ambientale come il carbone) viene però sottaciuto che senza l’ utilizzo dell’ uranio non si possa produrre elettricità dalle centrali atomiche. Quindi la tanto sbandierata indipendenza energetica determinata da questa scelta può essere confermata solo dalla disponibilità di questo elemento o dagli accordi commerciali e dalle importazioni di questo metallo tossico e radioattivo. La fusione nucleare è un processo di disintegrazione nel quale nuclei pesanti come quello dell’uranio, dividendosi, producono…
Tra, a parte alcune eccezioni, il completo disinteresse del mondo femminista occidentale e italiano, il regime degli Ayatollah continua a perseguire gravi discriminazioni nell’ambito lavorativo e politico nei confronti del genere femminile, calpestando i più elementari diritti delle donne. Il 16 settembre dello scorso anno, la ventiduenne curdo Iraniana Mahsa Amini moriva in stato di custodia dopo essere stata violentemente malmenata, arrestata dalla, tristemente famosa, polizia morale istituita con il compito principale di vigilare e colpire gli infedeli e nella fattispecie le iraniane che indossano male l’hijab, cioè il velo allacciato sotto la gola per coprire il capo e le…